L'oscuro versante ovest dell'Aiguille du Moine rivela la sua bellezza soltanto a chi ha la pazienza di aspettare le calde luci del pomeriggio/sera. Solo allora il granito appare in tutto il suo splendore: arancione, compatto, praticamente un invito alla scalata! Grazie all'intuito e alla buona volontà di François Pallandre - fortissima guida alpina di Chamonix - possiamo ora apprezzare questo sito relativamente "nuovo". E nonostante ciò, la frequentazione è pressoché nulla sia per mancanza di una guida completa della zona sia per il lungo e complicato avvicinamento a piedi (circa 3 ore da Montenvers).
Tra le vie tracciate su questo selvaggio versante dell'Aiguille du Moine spicca senza dubbio un autentico capolavoro, paragonabile (a mio giudizio) per estetica e qualità della roccia a *Voyage selon Gulliver* sul Grand Capucin e *Nel corso del Tempo* sul Becco di Valsoera. Si tratta di *Sale athée* (380 m, ABO-, 8a max oppure 7a+ con 2 p.a., 6c obbl.), salita oggi in 5 ore insieme ad Alessandra: 10 tiri fantastici dove poter mettere in pratica tutte le tecniche dell'incastro. L'attrezzatura in posto è veramente essenziale (19 fix inox da 10 mm, di cui 7 solo sull'ultimo tiro) ma ci si protegge sempre bene con 2 serie di friends.
A proposito dell'ultimo tiro... si presenta come un muro compattissimo alto 25 metri. 7a+ molto tecnico (5 spit, 6c obbligatorio) fino alla base di un bombamento; segue un boulder violentissimo di 8a (è possibile azzerare, 2 p.a.) che permette di raggiungere la piatta sommità del pilastro. Purtroppo nulla a che vedere con il resto della via... ma per concludere in bellezza bisogna affrontare anche quest'ultimo ostacolo!
Materiale: 2 corde da 60 m, 10 rinvii, 2 serie di friends dal #.5 al #3 Camalot, 1 serie di TCU dal #00 al #3 Metolius.
Esposizione: ovest, sole al pomeriggio ad una quota di circa 3000 metri.
Avvicinamento: in circa 3 ore da Montenvers, per l'ultimo tratto vedere il tracciato sulla foto allegata.
Discesa: in doppia lungo la via. Solo una calata fuori via (evidente) per arrivare sulla cengia tra il secondo e il terzo tiro.
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Terzo tiro, un 6b+ piuttosto delicato. |
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Quarto tiro, 6c lungo una bella sequenza di lame. |
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Arrivo alla quinta sosta (6c+). |
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Sesto tiro: un capolavoro! 45 metri di fessura ad incastro di mano (7a+). |
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Ancora un’immagine del sesto tiro. |
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Al termine del sesto tiro la fessura si stringe per diventare ad incastro di dita. |
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Alessandra impegnata sull’ottavo tiro (6c). |
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La caratteristica fessura orizzontale al termine del nono tiro (7a)... occhio all’attrito delle corde! |
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Vista sul pilastro di *Sale athée* dalla cengia tra il secondo e il terzo tiro. |
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In rosso è indicato il percorso da seguire per l’avvicinamento. |