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venerdì 9 settembre 2011

Aiguille d'Argentière - *Le pirate*

Due giorni di arrampicata nel bacino di Argentière insieme a Riccardo B., sfruttando gli ultimi giorni di apertura dell’omonimo rifugio e della funivia dei Grands Montets. Ottima accoglienza al rifugio, granito super e frequentazione pressoché nulla... complice sicuramente la logistica relativamente scomoda per l’arrampicata e l’assenza di una topo-guida dettagliata della zona. Eppure c’è roccia in abbondanza!
Oggi abbiamo arrampicato sul grande pilastro a sinistra del Couloir a Y, che culmina con la cima sud dell’Aiguille d’Argentière. Abbiamo salito *Le pirate* (350 m, TD+, 6b+ max, 6a obbl.), bella via omogenea e poco attrezzata che percorre una serie di fessure. Cinque spit su tutta la via (tre dei quali assolutamente inutili) e qualche chiodo a volte non sono sufficienti per trovare il giusto itinerario. Spesso sono possibili varianti (di pari difficoltà) tra una sosta e l’altra.
Unica pecca sono purtroppo i 100 metri di sfasciumi per raggiungere la base del pilastro, che però si evitano in discesa con una doppia lunga.

Materiale: 2 corde da 60 m, 1 set di TCU dal #00 al #3 Metolius, 1 set di friends dal #.5 al #2 Camalot, casco.
Esposizione: sud est.
Avvicinamento: in poco meno di 1.30 ore dal rifugio fino allo sbocco del Couloir a Y, attrezzatura light da ghiacciaio più che sufficiente. Reperire appena a sinistra del couloir, un piccolo canale parallelo (un po’ più al riparo da eventuali cadute di sassi) che si risale per un centinaio di metri fino a reperire a sinistra le evidenti terrazze detritiche che conducono alla base del pilastro roccioso. Ometto alla base, molto a sinistra.
Discesa: 8 doppie lungo la via di salita (le prime 2 a sx guardando la parete). I cordini delle soste sono piuttosto vecchi e consumati... meglio sostituirli! Lo zoccolo iniziale si scende con una doppia da 60 m (ancoraggio a chiodi sul punto più basso sotto la verticale dell’attacco della via).

La parete vista da sotto

Secondo tiro, in basso si vedo lo zoccolo di sfasciumi

Quarto tiro, due spit in placca permettono di raccordare una bella sequenza di fessure

Quasi meglio del Grand Capucin

Ambiente di alta montagna e roccia fantastica nella parte alta della via

Riccardo impegnato sul passo chiave del penultimo tiro (6b)

La via termina sulla cima Sud dell'Aiguille d'Argentière (3900 m)