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lunedì 22 ottobre 2012

Parete del Pentimento

Ultimamente ho avuto modo di scalare qualche volta alla Parete del Pentimento, un bellissimo spot multipitch situato in Valle di Gressoney. Molti ne hanno sentito parlare ma pochi effettivamente sono saliti a toccare con mano il bellissimo gneiss della Parete, neanche dopo il lavoro - più o meno condivisibile - di restauro e chiodatura del settore. Attrezzando sistematicamente a fix tutte le vie, l'intento era probabilmente quello di favorire una maggiore frequentazione... cosa che purtroppo non si è verificata. Peccato, perchè la Parete del Pentimento è sicuramente uno di quei posti propedeutici per le vie in montagna su granito: qui è possibile imparare a proteggersi con le protezioni veloci su difficoltà piuttosto abbordabili e in un contesto molto rilassato.
E tra l'altro, l'atmosfera che si respira lassù è ancora quella magica che accompagnava il fuoriclasse fessurista Gabriele Bechaud nelle sue prime esplorazioni. Abitando proprio di fronte alla parete, era naturale che ne conoscesse ogni angolo. Dopo aver salito la classica *Demande* in Verdon, Gabriele salì nel 1978 (con C. Bernardi e E. Barbero) la via della *Risposta*. Solo successivamente la parete prese il curioso nome di "Pentimento", ovvero dopo essersi reso conto che le scritte in rosso (ancora visibili lungo la via) non erano un bel biglietto da visita! Errori di gioventù... chi non ne ha fatti? Curioso però notare come un gesto infantile appartenga ora alla storia dell'arrampicata su queste solitarie pareti della Valle di Gressoney: complice sicuramente "Cento nuovi mattini", il bellissimo libro-cult di Alessandro Gogna. Chissà se tra una trentina d'anni si parlerà del lavoro di chiodatura integrale a fix della parete come un errore di gioventù... ;-)

Dopo aver percorso quasi tutte le vie della Parete, mi sentirei di consigliare le seguenti:
- *Fessura Bechaud* (100 m, 6b+ max, 6a obbl.) - tutta chiodata a fix tranne la fessura del secondo tiro, possibile salire interamente clean;
- *Feria d'agosto* (100 m, 6b+ max, 6a obbl.) - tutta chiodata a fix, possibile salire interamente clean;
- *La risposta* (120 m, 6b max, 6a obbl.) - tutta chiodata a fix, possibile salire interamente clean;
- *Potion magique* (100 m, 7a max, 6b+ obbl.) - tutta chiodata a fix, possibile salire l'ultimo tiro clean;
- *Lo spettro nel diedro* (90 m, 7a max, 6b obbl) - tutta chiodata a fix, possibile salire il secondo e il quarto tiro clean.

Materiale: 12 rinvii, 1 corda da 60 m oppure (meglio) 2 corde da 60 m, casco, 1 set completo di friends C3 + C4 fino al #3 C4 se si vuole percorrere alcune vie in stile clean.
Esposizione: Ovest Sud Ovest, sole dalla tarda mattinata fino al pomeriggio.
Avvicinamento: in circa 40 minuti a piedi da Pont-Trentaz lungo un comodo sentiero (segnaletica verticale in partenza).
Discesa: in doppia lungo le vie anche con una corda singola da 60 m (meglio con 2 corde).

La Parete vista durante l'avvicinamento

Prima di arrivare alla base della Parete si incontra questo simpatico monitiro clean con sosta a fix in cima: (13 m, 5c/6a)

Il diedrone caratteristico del primo tiro della *Risposta*

*Fessura Bechaud* (6b+), unico tiro della Parete lasciato clean

Il traverso della parte iniziale di *Feria d'agosto*: se effettuato clean presenta solo una breve sezione un po' expo (ma su difficoltà contenute)

La bellissima fessura della parte alta di *Feria d'agosto* (6b+), purtroppo interamente chiodata a fix ma comodamente scalabile con una serie si friends

*Lo spettro nel diedro*, secondo tiro

L'atletica fessura finale de *Lo spettro nel diedro* (7a)

Primo tiro ipertecnico de *La potion magique* (6c+)

*La potion magique*, ultimo tiro con roccia incredibilmente lavorata a buchi