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sabato 30 novembre 2013

Val d'Ayas - Quota 2771 m sopra il Lago Perrin

L'alta pressione si è insediata da giorni sulle Alpi e le ultime precipitazioni nevose sono ormai un lontano ricordo... ne approfitto per pubblicare alcune foto di una bella gita scialpinistica effettuata in Val d'Ayas insieme ad Ale e Marco. Siamo stati in zona Lago Perrin il giorno dell'apertura degli impianti di risalita, sperando di trovare poca gente. La giornata in realtà è iniziata sotto una fitta nevicata che ci ha consigliato di rimandare la partenza... al pomeriggio, visto che era previsto un sensibile miglioramento del meteo. Per ritardare ancora un po' abbiamo deciso di partire direttamente da Champoluc, risalendo la ripida pista del Crest ancora chiusa.
Con grande stupore, dal villaggio di Cuneaz in poi abbiamo trovato uno stupendo manto nevoso assolutamente intonso, tutto per noi! Siamo saliti battendo la traccia in un evidente canale che si trova a destra dell'itinerario classico del Lago Perrin. Giunti in cresta, abbiamo continuato in cresta fino in cima alla Quota 2771 m, lungo un percorso vario e panoramico. Nel frattempo, il previsto miglioramento meteo è arrivato, aprendoci uno splendido panorama sul Cervino e sul massiccio del Monte Rosa.
Per chiudere il giro, siamo scesi sul breve ma ripido pendio in direzione del Lago Perrin per poi tornare a sciare i bellissimi pendii settentrionali verso il Crest: pure powder!
A distanza di una settimana le condizioni del manto nevoso sono evolute radicalmente; ora sono necessarie altre nevicate, che però non sono previste almeno per la prossima settimana...

Zig-zag in perfetto Pierra Menta style :-)

In cresta © Marco Spataro

Forme e luci lungo la cresta © Marco Spataro

Ale in salita con lo sfondo del Cervino © Marco Spataro

Ale arriva in vetta alla Quota 2771 m sopra il Lago Perrin © Marco Spataro

Vento freddo in cima... con le bellissime luci tardo-pomeridiane

E per concludere la consueta minchi@foto di gruppo con Cervino e Monte Rosa sullo sfondo :-O

giovedì 7 novembre 2013

Pilastro Lomasti - *One man, one vote* e *Cliffremiti*

Pomeriggio esplorativo insieme ad Ale, nel settore destro del Pilastro Lomasti... fortunatamente rimasto "originale" e non toccato dalla standardizzazione forzata che ha interessato il corpo principale del Pilastro. Abbiamo salito due itinerari del 1993/94 firmati dal gruppo Croé Bocia, che in questo caso erano G. Bredy, C. Gontier e G. Vuillermoz. Sono vie relativamente brevi, salite dal basso con il trapano e attrezzate con fix zincati da 10 mm (piastrine Cassin). A parte qualche punto ossidato ma ancora sicuro, l'attrezzatura in posto è del tutto in ordine e non richiede assolutamente manutenzione... tranne magari le targhette alla base delle vie, ormai illeggibili :-)
*One man, one vote* (55 m, 6c max, 6b obbl.) è la via più a sinistra delle due e si articola in due lunghezze su roccia di ottima qualità. A destra invece si trova *Cliffremiti* (80 m, 7b/+ max, 6b+ obbl.) che presenta sulla relazione originale un primo tiro non liberato... non avendo informazioni di precedenti ripetizioni, abbiamo dedicato il tempo necessario per cercare la giusta combinazione di appigli e appoggi che fortunatamente è stata trovata e risolta piuttosto in fretta. Si tratta sostanzialmente di una lunghezza molto tecnica su tacche e buchi, caratterizzata da due belle sezioni intense separate da un discreto riposo; anche il traverso della parte finale del tiro richiede un po' di ingegno per essere risolto: la difficoltà non è sicuramente meno di 7b... ma neanche più di 7b+ :-)
Il secondo tiro, inoltre, si è rivelato un poco più impegnativo del grado indicato dai primi salitori: il passo di ingresso potrebbe essere tranquillamente valutato attorno al 6c+. L'ultimo tiro infine è ancora interessante, su roccia ottima e con chiodatura distanziata ma sicura.
Immediatamente dopo sono venuto a sapere che già nel 1999 Massimo Farina era riuscito a scalare il primo tiro in libera: la sua valutazione era 7b/7b+... perfettamente in linea con la nostra, a distanza di quasi 15 anni.
Nel complesso, sono due vie consigliate agli amatori delle particolarità e della scalata tecnica... sicuramente da riscoprire!

Materiale: 2 corde da 60 m, 12 rinvii, casco.
Esposizione: Sud Ovest, sole nel pomeriggio.
Avvicinamento: stesso avvicinamento del Pilastro Lomasti. Dalla base, proseguire ancora verso destra e salire fino all'attacco (vecchia corda fissa in posto). 40 minuti.
Discesa: in doppia lungo le vie. *One man, one vote* si scende con una doppia dal termine della via. Dalla cima di *Cliffremiti* è possibile effettuare una lunga calata di 60 m esatti... con corde perfettamente pareggiate, piuttosto al limite: nel dubbio è meglio fermarsi alla sosta di calata attrezzata a metà tra le S1 delle due vie (fix con 2 maillon).

Le targhette in legno alla base delle vie dimostrano lo stato di abbandono... ingiustificato, peraltro

Uscita del primo tiro di *One man, one vote* (6c)

Ale impegnata su *One man, one vote*

La parte alta del pilastro, roccia sempre molto bella!

La relazione originale dei Croé Bocia: le vie in questione si trovano all'estrema destra

Il divertente commento alle vie sulla relazione originale..

venerdì 1 novembre 2013

Brèche du Grand Capucin - *Laratoune*

Ultimo giorno di bel tempo prima della consueta chiusura per manutenzione delle Funivie Monte Bianco. Insieme ad Ale siamo andati a dare un'occhiata alle condizioni sul versante Nord del Grand Capucin, dove abbiamo percorso la goulotte *Laratoune* (400 m, III/4 M). Si tratta di un itinerario relativamente recente (1998) aperto da tre attive guide alpine di Chamonix: F. Bernard, A. Cayrol e F. Gentet. Come previsto le condizioni non sono delle migliori, con molta neve fresca nelle sezioni più facili e ghiaccio nero molto duro nella parte alta. Indubbiamente è preferibile aspettare la formazione del tanto agognato "ghiaccio polistirene", che permette una progressione molto più agevole e veloce. Nelle condizioni attuali l'itinerario risulta un poco più tecnico ma comunque sempre piacevole. Un interessante strato di ghiaccio di fusione pochi metri a destra della partenza originale ci ha ispirato una piccola variante di percorso, che abbiamo poi ripreso nella sua originalità dopo il secondo tiro.
Lungo la goulotte si trovano pochi chiodi di progressione ma ci si protegge agevolmente quasi ovunque con una serie di friends. Le primissime soste della goulotte sono attrezzate a fix; nella parte alta invece sono a chiodi normali (da verificare). Il terreno comunque consente di personalizzare la progressione sostando a piacimento su roccia con protezioni veloci.
È possibile scendere in doppia lungo la goulotte ma è di gran lunga preferibile calarsi in doppia sul lato opposto, lungo il Couloir des Aiguillettes. In questo modo si compie un vero e proprio giro del Grand Capucin... molto suggestivo!

Materiale: 2 corde da 60 m, 3 viti da ghiaccio (anche corte), 1 serie completa di friends fino al #2 C4 BD, una piccola scelta di chiodi da roccia, fettucce.
Esposizione: prima Est poi Nord in salita. Sud ed Est in discesa.
Avvicinamento: attualmente è preferibile l'avvicinamento con gli sci, molto più rapido. Calcolare poco più di una mezz'oretta da Punta Helbronner fino alla base del Grand Capucin.
Discesa: due possibilità. In doppia lungo l'itinerario di salita: soste a chiodi da controllare nella parte alta e ultime 2/3 doppie a fix in basso, poi discesa a piedi lungo il Couloir des Capucins. Questa opzione è a maggior rischio per incastrare le doppie... sicuramente meglio scendere in doppia lungo il Couloir des Aiguillettes (numerosi ancoraggi in posto).

Avvicinamento alla goulotte

Piccola variante di due tiri a destra della partenza originale

La facile parte mediana della goulotte

Ghiaccio nero nella parte alta... durissimo!

Ancora un'immagine che ben rappresenta le condizioni attuali: ghiaccio nero e neve fresca...

Ultimo tiro: vista dal basso...

... e vista dall'alto

Vista generale del versante Ovest del Grand Capucin (80 m) salito nel 1924 da A. Rey con l'aiuto di una pertica di 10 m

Prima doppia lungo il Couloir des Aiguillettes

In rosso il tracciato dell'itinerario