Dopo la scorpacciata di vie dei f.lli Remy, ieri, siamo tornati oggi su un'altra loro creazione: *L'esprit inventif* (180 m, 6c+ max, 6c obbl.). Mai nome fu più azzeccato per una via del genere; il tracciato infatti si snoda in maniera assolutamente bizzarra sui fianchi di un monumento come *Luna bong*, facendo lo slalom alla sua destra e alla sua sinistra per cercare porzioni di roccia solida e arrampicabili. I puristi grideranno sicuramente allo scandalo ma si sa che è tutto relativo, quindi ci sarà anche qualcuno che apprezza il piacere di scalare su ottima roccia nell'indiscusso ambiente del Verdon noto a tutti gli scalatori.
Di fatto, salvo tre micro pezzetti in comune, non si percepisce assolutamente la vicinanza con la super classica. Certo, bisogna amare lo stile tipico dei fratelli elvetici fatto di chiodatura non proprio rilassante (ma neanche pericolosa, a patto di avere una buona esperienza) e linee estrose con tanti traversi in cui spesso il livello del secondo di cordata deve essere simile a quello del capocordata, almeno su quelle difficoltà. Tutto questo per dire che la via mi è piaciuta: varia e piacevole, una buona alternativa per chi ha già fatto *Luna bong* - magari anni fa - e vuole tornare in zona per fare altro.
Materiale: corde da 60 m, 12 rinvii, casco.
Esposizione: Sud-Est, sole fino al primo pomeriggio.
Avvicinamento: 5 minuti di cammino per raggiungere le doppie di *Luna bong*.
Discesa: rientro veloce all'auto percorrendo a ritroso il sentiero dell'avvicinamento.
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Primo tiro originale della via, che parte verso destra dopo la prima lunghezza di *Luna bong*.
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Arrivo in sosta sul secondo tiro, dopo aver incrociato *Luna Bong*.
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Sguardo verso il basso sul terzo tiro, su roccia molto più solida di quanto possa sembrare a guardarla.
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Partenza del quinto tiro (6c+): classico grigione verdoniano.
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Alessandra al termine della sezione più difficile del quinto tiro.
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Sesto tiro, una bella fessura piuttosto fisica che corre parallela a destra di *Luna bong*.
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