Impossibile resistere alla tentazione della consueta puntata sul calcare di Sanetsch. Quest'anno è stato il turno di una via di recente apertura che porta le firme di due arcinoti chiodatori elvetici: Michel Piola e Jean-Marie Porcellana. Si tratta di *Utopia* (220 m, 7a+ max, 6c obbl.), terminata nel 2020 e già sulla strada per diventare una grande classica. L'itinerario corre su uno degli evidenti pilastri di color giallastro che si trovano a sinistra del cuore della Paroi des Montons. Pochi minuti in più di avvicinamento garantiscono tranquillità (quasi) totale; la maggior parte degli scalatori infatti si concentra sulla parete principale o sulle facili placche della parte destra.
*Utopia* è una via straordinariamente omogenea sul grado 6b+/c con alcune sezioni poco più difficili ben distribuite su tutto lo sviluppo. L'attrezzatura perfetta a fittoni resinati, in perfetto Piola-style, sigilla un successo che in parte è già arrivato ma che è destinato ad aumentare. "Que du plaisir!", come direbbero i cugini d'oltralpe. Un po' meno, forse, per i piedi di Alessandra costretta a scalare con scarpette di tre numeri più grandi; questo però è un dettaglio personale che interessa a pochi.
Materiale: corde da 60 m, 15 rinvii, casco.
Esposizione: Sud, al sole tutto il giorno.
Avvicinamento: in circa 20 minuti dall'auto, evidente.
Discesa: in doppia sull'asse della via seguendo le indicazioni del topo.
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Vista generale della Paroi des Montons; la via percorsa oggi si trova su uno dei pilastri a sinistra.
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Il primo tiro è in comune con *Kolem* del f.lli Remy.
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Arrivo in sosta sul secondo tiro.
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Terzo tiro (7a+), in diagonale a sinistra con passi molto tecnici.
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Il quarto tiro (7a) è indubbiamente quello più particolare: prima parte fisica poi sezione tecnica in placca.
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Quinto tiro (6c+): ambiente grande face.
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Sesto tiro (6b): calcare incredibile!
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Vista dall'alto sul sesto tiro; le diverse cromie del calcare.
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Partenza dell'ottavo tiro (6c).
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Bella roccia, avvicinamenti relativamente brevi e frequentazione molto limitata: sono questi gli ingredienti principali dell'arrampicata a Sanetsch.
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Arrivo in sosta sull'ultimo tiro, palesemente forzato ma per poter gustare ogni centimetro di questa roccia sublime si fa questo ed altro!
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Ultima doppia.
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Uno scorcio tipicamente elvetico verso il Col du Sanetsch.
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Il topo della via.
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