Dopo il Wendenstöcke ci voleva una via più rilassante per non logorare troppo i nervi. Abbiamo scelto una parete molto tranquilla, situata proprio di fronte al versante Nord della triade Eiger-Monch-Jungfrau; si tratta di Hintisberg, dove avevamo già scalato qualche anno fa una bella via dei fratelli Remy, *Todi*.
Per non perdere l'abitudine, anche questa volta la scelta è ricaduta su un itinerario dei soliti mitici fratelli elvetici: *Sigrif* (230 m, 6c+ max, 6b obbl.). Indicata sulla guida come meno interessante delle altre, si è invece rivelata molto bella e divertente; omogenea e varia, condita con un po' tutti gli stili dell'arrampicata calcarea. I passi più difficili si risolvono in pochi movimenti, neanche troppo impegnativi; per il resto, il 6b indicato come grado obbligatorio forse è da considerare un po' stretto per percorrere la via divertendosi. Piccoli dettagli tecnici che poi passano in secondo piano quando si considera la giornata nella sua interezza, totalmente immersi in un ambiente spettacolare.
Materiale: corde da 60 m, 14 rinvii, casco.
Esposizione: Sud, ad una quota di circa 2100 m
Avvicinamento: in meno di mezz'ora di cammino su sentiero, evidente, dal piazzale che si raggiunge lungo una strada stretta e tortuosa da imboccare a valle di Grindelwald.
Discesa: in doppia lungo la verticale dell'ultima sosta. A essere un po' sgamati si riescono a fare solo due calate; altrimenti tre.
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Non ci si stanca mai di questi bucolici scorci elvetici.
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Avvicinamento breve e easy alla parete di Hintisberg.
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Primo tiro di *Sigrif*.
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Secondo tiro, inizia il walzer dei traversi.
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Vista dall'alto sul secondo tiro.
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Arrivo in sosta sul terzo tiro: un campo di gocce taglientissime.
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Quinto tiro, ad una breve sezione più fisica segue un lungo diagonale facile ma molto estetico.
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Un dettaglio del traverso del quinto tiro.
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Doppie veloci e aeree.
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La vista sulla triade Eiger-Monch-Jungfrau da qui è mozzafiato.
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