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venerdì 12 agosto 2022

Wendenstöcke - *Passion*

Sono passati quattro anni dall'ultima visita in Wenden e iniziavo a sentirne la mancanza. Fortunatamente quest'estate si è presentata la ghiotta opportunità di tornarci e non me la sono fatta scappare.
Per riprendere contatto con l'arrampicata del luogo, in cui il fattore psicologico è determinante, ho scelto una via non troppo difficile ma neanche da considerare tra quelle di iniziazione: *Passion* (330 m, 7a max, 6b obbl.). Si tratta di una itinerario relativamente poco ripetuto, a favore di quelli più conosciuti alla sua destra ma assolutamente non meno bello. È stato aperto dal super local K. Ochsner nel 1992 e offre una scalata varia su roccia sempre bella: placche, muri, strapiombi, cannelures, buchi, tacche... ce n'è per tutti i gusti.
Undicesima via in zona per me e ottava per Alessandra che ormai padroneggia i tanto temuti avvicinamenti, ormai diventati sentieri amici. L'unica pecca della giornata è legata purtroppo alle condizioni meteorologiche: non sempre meteoswiss è infallibile.

Materiale: corde da 60 m, 12 rinvii, 1 set completo di Totem Cam.
Esposizione: Sud, sempre al sole, ad una quota di circa 2500 metri.
Avvicinamento: calcolare almeno 1 ora abbondante di cammino dalla Wendenalp, su ripido sentiero.
Discesa: in doppia lungo una linea appositamente allestita che inizia una ventina di metri a sinistra (faccia a monte) dell'uscita della via. Si tratta dell'uscita di *Sonnenkönig*.

Piattaforma sedimentaria di copertura in alto (super calcare del Wenden)
e basamento cristallino in basso che rende l'avvicinamento alle vie non proprio mani in tasca.

Nome scritto alla base della via.

Il sole purtroppo si è fatto vedere solo sul primo tiro, caratterizzato dalle solite cannelures
molto parsimoniosamente attrezzate con cordini infilati in fori trapanati.

Quarto tiro, spaziale (la foto purtroppo non rende giustizia).

Vista panoramica dall'arrivo in sosta sul quinto tiro.

Sesto tiro (6c+): sditazzata furiosa ma breve che con il freddo non è stata propriamente piacevole.
Fortunatamente si è lasciata addomesticare subito.

Settimo tiro (6c): prima di questa uscita su roccia imbarazzante
si usano un po' le braccia con due chiusure belle toniche.

Ottavo tiro (7a): diciamo che il meteo non invogliava ad azzardare passi di spalmo con mani e piedi gelati. La libera sarà per un'altra volta (casomai ci sarà).
E comunque non si tratta di una cremagliera da mungere allegramente...

Ultimi metri per piantare la bandiera in cima alla via. E dirigersi verso la linea di doppie a fianco.

È vero che in Wenden qualsiasi oggetto ferroso (e sono pochi) in parete è benedetto da chiunque ma vedere una linea di doppie, relativamente frequentata, attrezzata così nel 2022 forse è un po' esagerato.

Tanto è penosa la salita quanto veloce e rilassante la discesa. See you soon Wenden!

Purtroppo le relazioni pubblicate sulle autorevoli guide svizzere qui peccano un po' di imprecisione. Motivo per cui è consigliabile fare affidamento sullo schizzo gentilmente redatto da Marcel Dettling.