martedì 18 febbraio 2025

Dry tooling - tre belle vie (monotiri) in Valgrisenche e Valsavarenche

L'esperienza su *Wild-grisenche* ha sicuramente rianimato un poco l'interesse stagionale per il dry-tooling, motivandomi a fare ancora qualcosa prima della fusione del ghiaccio.


Più di 20 anni fa, nel 2004 per la precisione, avevo chiodato insieme ad Emanuele Meynet un monotiro proprio sotto il ponte della frazione Revers, in Valgrisenche. Allora mi interessava più l'idea di attrezzare vie nuove piuttosto che scalarle in bello stile, lasciando ai ripetitori l'onore della prima salita in libera. Il nome scelto per la via non è stato casuale: *Ai posteri l'ardua sentenza*, per la serie "dategli voi il grado". Era stata relazionata con un generico stimato M7, assegnato sulla base di poca esperienza in materia e tanta confusione sui gradi "M". A distanza di vent'anni la confusione rimane ma almeno è cresciuta l'attenzione allo stile e alla sicurezza. Così, i cinque fix zincati originali - ormai arruginiti e poco affidabili - sono stati sostituiti da otto fix inox che si spera durino un po' di più. Prima occorreva proteggersi anche su ghiaccio (a volte precario), ora invece è fattibile interamente con i rinvii.
Visto che nessuno ha mai rivendicato una salita in libera, mi sono anche tolto questa soddisfazione, constatando che il grado ipotizzato non era tanto distante dalla realtà; forse un "+" non stonerebbe e farebbe contenti tutti. Tecnicismi a parte, la linea - una fessura diagonale netta e regolare che incide una sorta di marmitta dei giganti - ed il posto in cui si trova meritano sicuramente una visita.

Dopo aver dato nuova vita al suddetto monotiro sotto il ponte di Reverse, occorreva trovare qualche altro itinerario in zona da abbinare per far trascorrere una giornata completa ai ripetitori. Insieme a Luigi Z. abbiamo quindi attrezzato un nuovo tiro all'estrema destra della bastionata rocciosa dove corre *Le befi*, appena a sinistra di *Mituska*, non lontano dalla falesia estiva del Masso di Revers. Una fila di una dozzina di fix inox lungo uno strapiombo solcato da una spaccatura/fessura diagonale indicano il percorso da seguire per agganciare un'esile stalattite di ghiaccio che porta sulla cengia superiore: *Tempura*, M9+. Il nome è stato suggerito da una cena cinese all-you-can-eat che con cui si è conclusa degnamente la giornata: personalmente mi sono occupato del lavoro di carpenteria dal basso per attrezzare la via e Gigi si è incaricato di salirla in libera. Sono poi tornato pochi giorni dopo con Anna per salirla anch'io in bello stile, appena prima che la pioggia rovinasse tutto.

Per l'ultimo capitolo di questa anomala stagione del ghiaccio/misto ci spostiamo in Valsavarenche dove i prolifici chiodatori N. Bruni e F. Civra Dano hanno prodotto un bel tirone appena a destra della classica *Gabarrou-Marlier* a Rovenaud. Si tratta di *Le bleu dans les yeux* (M10), che vuole ricordare con un gioco di parole invertite la celebre via di roccia sulla Paroi d'Anterne, in Alta Savoia. Questa volta l'assalto è stato sferrato insieme al vulcanico François, con cui ho condiviso una bella giornata di tentativi che si è conclusa con il successo di entrambi. Per quanto mi riguarda, mi sono anche tolto la soddisfazione della salita in libera al secondo giro. Il tiro è completo, tecnico e fisico allo stesso tempo, con un allungo piuttosto intenso poco dopo la metà; l'ultimo terzo su ghiaccio è una bella ciliegina sulla torta, con una stalattite piuttosto aerea da scalare per sbucare sul bosco sommitale.

Valgrisenche: *Ai posteri l'ardua sentenza* (M7+),
più o meno nelle condizioni in cui era stata attrezzata.

Richiodatura con fix inox 316L da 10 mm.

Durante la salita in libera di *Ai posteri l'ardua sentenza* (foto H. Bonnel).

Valgrisenche: *Tempura* (M9+).

Luigi Z. durante la salita in libera.

Sono tornato pochi giorni dopo anch'io per scalarmela in libera (foto A. Torretta).

Vista d'insieme di *Tempura*, con spaccata sulla stalattite finale (foto A. Torretta).

Valsavarenche: *Le bleu dans les yeux* (M10).  François studia la linea da lontano.

Salita in libera al secondo giro per me (foto F. Cazzanelli).

François sospeso sulla stalattite finale del tiro.