I Picos de Europa sono una catena montuosa situata a Nord della Spagna, a poca distanza dal mare: il loro nome vuole ricordare che sono le prime montagne europee visibili per le navi provenienti dall'America. Qui si trovano le cime più alte della penisola iberica, come il Picu Uriellu o Naranjo de Bulnes che oltrepassa i 2500 metri di quota. La sua parete Ovest è piuttosto famosa tra gli arrampicatori, per la qualità della roccia e per l'assoluta verticalità dei suoi 550 metri di altezza: sembra strano ma nella porzione più verticale di parete non esiste una cengia per appoggiare i piedi!
Abbiamo scelto di percorrere la via *Gizon berri bat naiz* (ED, 550 m, 7b+ max, 6b+ obbl.), un itnerario moderno attrezzato con spit da 8 mm (qualcuno piantato non proprio a regola d'arte...) che propone un'arrampicata continua ed esigente fino a tre tiri dalla cima, dove si unisce alla *Direttissima*. La qualità della roccia incontrata dal primo all'ultimo metro della via è superiore, con una menzione speciale per il campo di "gocce" della seconda metà del terzo tiro! Nessun tiro banale, praticamente tutte le soste appesi, chiodatura da distanziata a molto distanziata (specialmente nei tratti con difficoltà sotto il 6b).
Eravamo da soli su questa grande parete che purtroppo rimane al freddo fino ad inizio pomeriggio... per poi illuminarsi fino a sera. Per questo motivo abbiamo iniziato ad arrampicare piuttosto tardi per poter beneficiare al massimo del calore del sole. Partenza alle 11.30 da rifugio, vetta alle 18.00 e rientro alle 19.30 al rifugio con discesa lungo la via normale: il gestore sembrava piuttosto stupito di cotanta rapidità... eppure ci siamo anche concessi il lusso di una bella pausa in vetta per ammirare lo splendido panorama che spazia fino all'Oceano :-)
Materiale: 2 corde da 55 m, 12 rinvii, 1 set completo di friends C3-C4 BD fino a #1 C4, casco.
Esposizione: Ovest, ad ottobre il sole arriva in parete alle ore 15 e rimane fino alle 19.30 circa.
Avvicinamento: 15 minuti circa, con passo lento, dal rifugio... di meglio non si può chiedere :-)
Discesa: si potrebbe scendere in doppia dal termine della via (decimo tiro) su ancoraggi non proprio perfetti... ma è di gran lunga consigliabile salire in cima e scendere per la via normale sul versante Sud. Un tratto di corda corta, tre calate e un comodo sentiero riconducono in circa un'ora e mezza al rifugio.
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Vista sui Picos da Arenas de Cabrales |
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Avanti! |
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Avvicinamento al rifugio |
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Ultime luci sulla parete Ovest del Naranjo de Bulnes |
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I camosci al pascolo davanti al rifugio ci ricordano che siamo in un Parco Nazionale |
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Sistemazione del materiale in rifugio... non proprio estetica ma efficace! |
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Passatempo in rifugio: Ale, c'è poco da ridere... è scacco matto :-) |
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Roccia incredibile sul terzo tiro di *Gizon berri bat naiz* |
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Freddo al mattino in parete... |
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... poi arriva il sole a riscaldarci |
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L'unico tiro "appoggiato" della via: 5c, 40 metri, 2 spit. Qui si incrocia la classica *Rabadà-Navarro* |
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La parte alta, purtroppo non descritta sul libro "Parois de légende", è ancora verticalissima e fantastica! |
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Ultimi metri prima della cima, con lo sfondo dell'Oceano |
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Classico autoscatto in cima |
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Discesa lungo la via normale, con la parete Est alle spalle |
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Il topo completo della via |