Quello che mi ha sempre incuriosito era la prima metà originale, ovvero ben otto lunghezze in traverso con chiodatura originale F.lli Remy style a cui si devono aggiungere altri sei tiri con andamento più verticale (ora richiodati). Alla fine si tratta, credo, della via più lunga di Sanetsch... con un ingaggio per la cordata abbastanza omogeneo. Il primo deve cercare la via nei tratti dove l'attrezzatura scarseggia ma è avvantaggiato nei tratti in discesa; il secondo invece deve solo seguire la corda ma diventa a sua volta capocordata quando la via scende. Meglio quindi percorrerla con un compagno pari livello e soprattutto che non patisca i traversi :-)
L'attrezzatura, come già detto, è originale nella prima parte, con lunghi runout e materiale piuttosto vetusto (un mix di spit artigianali angolari, spit in alluminio Petzl, chiodi normali e chiodi ad anello alle soste). Purtroppo questo tratto non è stato più ripreso e "restaurato" per lasciare spazio ai numerosi monotiri che raggiungono la radice del tetto. In un tratto, addirittura, sono stati tolti alcuni tasselli per non confondere gli arrampicatori: si tratta del secondo tiro originale (un 7a molto discutibile... pure in discesa). Si riesce comunque a passare effettuando un breve pendolo dall'ultimo spit (ho lasciato un piccolo maillon in posto per agevolare la manovra).
Per il resto, terminata la prima parte, si arrampica su un itinerario completamente richiodato: molto piacevole e molto più "plaisir" della prima parte, per quanto sempre con tracciato piuttosto stravagante.
Solo una nota alla relazione originale. Non commento i gradi in quanto sarebbero da ritoccare tutti al rialzo (di un grado)... cosa che è già stata fatto dagli stessi apritori per la parte alta della via. Il punto in cui *Tsingy* interseca *Super sciatique* è la sosta successiva a quella indicata... poco grave, si capisce lo stesso.
Un saluto infine al mitico Yves Remy (uno degli apritori), che arrampicava alla nostra sinistra e che ci ha salutati da lontano chiedendo informazioni sullo stato dell'attrezzatura della via... immagino piuttosto stupito nel vedere qualcuno impegnato su una sua creazione ormai dimenticata da tutti :-)
Materiale: 2 corde da 50 m, 12 rinvii, 1 set di TCU da #00 a #3 Metolius, casco.
Esposizione: Sud, al sole tutto il giorno ad una quota di poco più di 2000 metri.
Accesso: in circa 20 minuti dall'auto. La via attacca appena a destra di *Rock and roll*.
Discesa:da tutta la prima parte si riesce a scendere con una doppia lunga fino a terra, successivamente si può scendere in doppia lungo la via utilizzando gli ancoraggi con la catena.
In rosso il tracciato della via |
Classica firma F.lli Remy alla base: un chiodo ad anello Mammut e la scritta in rosso (ormai sbiadita) |
Ale impegnata all'inizio della traversata |
Terzo tiro originale... valutato "solo" 6c (verosimilmente più difficile), con un bel runout per arrivare in sosta |
Altra firma scolpita (R.) alla terza sosta originale |
In alcuni tratti la via scende considerevolmente... solo per cordate con pari livello (o quasi)! |
Ancora un'immagine del lungo traverso iniziale di *Tsingy*... con roccia praticamente "nuova" |
Ale impegnata sul quart'ultimo tiro (ex 6b... rivalutato 6c): questa volta è da prima, in traverso da destra verso sinistra. Ai F.lli Remy andar dritto non piaceva proprio :-) |
Questo è il preziosissimo topo della via originale, pubblicato dai F.lli Remy solo su una piccola raccolta di relazioni dattiloscritte (fine anni '80 e pressoché introvabile) |