Speravo che la stagione arrampicatoria sulle pareti del Wendenstöcke fosse già iniziata... invece la notevole quantità di neve ancora presente in cima e sulle cenge crea ancora notevoli problemi di impraticabilità su molti itinerari. Per non parlare poi dell'avvicinamento, reso ancor più insidioso dai danni delle valanghe di questa primavera: la solita traccia è stata cancellata in più punti e il cammino risulta più faticoso del solito. Poco male, basta aspettare qualche settimana che il sole asciughi perfettamente tutte le pareti e che gli arrampicatori ritraccino un po' l'avvicinamento.
Abbandonata quindi l'idea di salire *Sternschnuppe*, purtroppo bagnata, ci dirigiamo quindi a destra verso il pilastro più asciutto dove corre la classica e relativamente facile *Excalibur* (350 m, 6b max, 6b obbl.). Ero già stato proprio qui nel 2001 insieme ad Emanuele M. per salire la più difficile *Lancelot* dei fratelli Remy... e mi era rimasta la curiosità di vedere da vicino la via che Ueli Steck aveva salito in
free solo (*Excalibur* appunto). È una via di "solo" 6b... in cui però la difficoltà massima coincide con quella obbligatoria: provare per credere e benvenuti in Wendestock :-)
Materiale: 2 corde da 60 m, 12 rinvii, BD C3 da #0 a #2, BD C4 da #.3 a #.75, casco.
Esposizione: sud, pieno sole.
Avvicinamento: circa 1.30 ore a piedi dalla Wendenalp, su tracce di sentiero molto ripido.
Discesa: in doppia lungo la via, piuttosto acrobatica!
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Camping alla Wendenalp... ovviamente da soli! |
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Molta neve ancora presente nell'avvicinamento |
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Primo tiro (6b) |
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Terzo tiro, il filtro per accedere alla parte alta... "solo" 6b (obbligatorio per di più) |
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Arrivo in sosta sul tiro chiave della via: pensate ad Ueli Steck slegato! |
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Ale sul quinto tiro, quasi interamente da proteggere (1 fix in posto) |
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Settimo tiro, roccia super |
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Nono tiro per Ale |
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Solito autoscatto in cima al Pilastro Excalibur... notare la neve sulle cenge dello Pfaffenhut |
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Discesa in doppia con vista sulla parte alta del Pilastro Excalibur |