lunedì 4 luglio 2016

Roccia Nera (4075 m) - *Les jardins de Noussan*

Sulla bella parete Sud della Roccia Nera (4075 m) esiste da una quindicina di anni ormai una via "moderna" di arrampicata di cui però non si hanno notizie precise. Si tratta di *Les jardins de Noussan* (400 m, 6c+ max, 6b obbl.), aperta nel 2001 da due grandi nomi come Patrick Gabarrou ed Ezio Marlier. L'itinerario è stato dedicato ad Efisio Noussan, storico presidente della Société de la Flore Valdôtaine, improvvisamete scomparso qualche giorno prima dell'apertura.
Non esistono informazioni recenti su questa via, tranne una ripetizione invernale solitaria di Alex Busca nel 2003; probabilmente nel corso degli anni è stata ripetuta da qualche cordata ma sicuramente non si trova una relazione completa, che allego nella speranza possa servire da ispirazione per qualche motivato alpin-climber ;-)
Nel complesso si tratta di una bella via, in un ambiente grandioso, sicuramente lontano dalle code dei satelliti del Mont Blan du Tacul. La roccia è serpentino, solido... ma è bene ricordare che siamo pur sempre in montagna e ogni paragone con la roccia del Verdon non starebbe in piedi. Le difficoltà tecniche delle lunghezze non sono di facile interpretazione, in quanto i passaggi più difficili sono molto corti. Si può dire comunque che la via risulta molto più omogenea in realtà di quanto possa sembrare guardando il topo.
La via è attrezzata con fix da 10 mm (piastrine Camp e Petzl): i punti si trovano spesso in posizioni poco convenienti... sono da intendersi più che altro come "indicatori di direzione" ;-) Si può integrare in molti punti ma è bene possedere un buon livello di 6b per riuscire a divertirsi. Sul penultimo tiro, dopo il secondo fix, non cercatene altri... non c'è più nulla fino in sosta! Dall'ultima sosta, per andare in cima, occorre salire ancora una ventina di metri (4a, nessun materiale in posto) che poi bisogna ridiscendere per iniziare le calate. La discesa in doppia è piuttosto agevole e lineare ma occorre comunque prestare attenzione a sassi presenti sulle cenge.
Nelle attuali condizioni di innevamento si può optare per un comodo e rapido avvicinamento con gli sci. Così facendo, la via è percorribile in giornata con la prima funivia da Breuil-Cervinia alle ore 7.00 circa... e con la pista ancora aperta fino a Cime Bianche c'è ancora il tempo per mangiare una buona pasta e un delizioso tiramisù, prima di riprendere l'ultima funivia che scende alle ore 16.00.

Materiale: 2 corde da 50 m, 8 rinvii, friends da #.3 a #1 C4 BD, casco.
Esposizione: Sud, si esce in cima a più di 4000 metri di quota.
Avvicinamento: molto semplice, funivia fino a Plateau Rosà - Colle del Breithorn - colle della Porta Nera. Per avere un parametro, noi abbiamo impiegato un'oretta.
Discesa: in doppia lungo la via con calate lunghe e abbastanzi lineari.

Il topo della via.

Avvicinamento speedy con gli sci... manco fossimo al Trofeo Mezzalama :-)
Terzo tiro (6b).
Sguardo verso il basso dalla parete Sud della Roccia Nera.
Settimo tiro (6c+), il più impegnativo.
Nono tiro (6c), ancora un passo impegnativo per uscire dalle difficoltà.
Autoscatto old style sulla vetta della Roccia Nera.
Autoscatto new generation molto più spettacolare (foto F. Cazzanelli)... ecco perchè lo zaino pesava così tanto: non era la quota ma il bastone per i zèlfi :-)
François divora la mitica pasta di Teto al Bar delle Cime Bianche: "il fisico non deve patire" (cit. Berna)