Scalare alle Tours d'Areu in una fantastica giornata di novembre non ha prezzo: frequentazione nulla, temperatura e aderenza ottimali, solo noi e i gipeti!
Oggi siamo andati a dare un'occhiata ad una via non molto celebre ma assolutamente meritevole di ripetizione... *L'appel du barge* (200 m, 7b/A0 max, 6b obbl.) sulla quinta torre. Sale appena a sinistra dell'altrettanto bella *Aguirre*, nella zona più strapiombante della parete. A parte due brevi tratti nettamente più difficili (blocco di 7b sul primo tiro e traverso molto difficile ma azzerabile sul terzo tiro, probabile 7c), la via è straordinariamente omogenea attorno al grado 6b+. Tutte le lunghezze sono molto belle... ma una menzione particolare merita la fessura del terzo tiro: vedere per credere!
Mentre aspettavamo che Ale ed Elisa terminassero *La vie de garçon*, Miky ed io abbiamo poi finito la giornata sull'unica via della sesta torre interamente attrezzata: *Cris et chuchotements* (70 m, 7a+ max, 6b obbl.). Solo tre tiri ma di pregio, con una spettacolare terza lunghezza sul filo dello spigolo fino all'intersezione con *Maudit 13*.
Materiale: 2 corde da 60 m, 12 rinvii, casco
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Esposizione: Sud Est.
Avvicinamento: in circa 45 minuti da Doran, raggiungibile solo con mezzo 4x4.
Discesa: in doppia lungo le vie.
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*L'appel du barge*: primo tiro (7b) per Miky |
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Vista dall'alto sul primo tiro (foto M. Amadio) |
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Di fianco a noi Ale e Elisa impegnate su *La vie de garçon* |
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Terzo tiro (A0/6b+) per Miky: un balcone sul Monte Bianco! |
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Quarto tiro (6b+)... una colata di cemento, simil-Wenden! |
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L'inconfondibile profilo della quinta torre, con lo strapiombo giallo dove corrono *L'appel du barge* e *Aguirre* |