mercoledì 12 ottobre 2011

Tours d'Areu - "Péril en la demeure*

Sono poche le vie contrassegnate con il diamante sulla guida di Michel Piola “Le calcaire en folie”: *Péril en la demeure* (270 m, 7b max, 6c+ obbl.) sulla sesta Tour d’Areu è una di queste. Oggi, insieme a Riccardo, siamo andati a vedere di cosa si tratta... Una via continua e impegnativa, che impone una scalata molto difficile da leggere e molto esigente per gli avambracci e le dita. La totale assenza di magnesite (indice di scarsa frequentazione) rende ancor più difficile la progressione. La roccia purtroppo non è sempre ottima, specialmente nella prima parte. La seconda parte sul torrione in alto invece è fantastica! L’itinerario è quasi interamente attrezzato ma bisogna comunque avere una serie di protezioni veloci per integrare dove serve. Si possono unire tranquillamente il quinto e sesto tiro, il decimo e l’undicesimo.

Materiale: 2 corde da 60 m, 12 rinvii, 1 set di TCU dal #00 al #3 Metolius, 1 set di friends dal #.5 al #2 Camalot.
Esposizione: Sud Est.
Avvicinamento: in circa 45 minuti da Doran, raggiungibile solo con mezzo 4x4.
Discesa: in doppia sulla verticale dell’ultimo tiro, poi con due doppie indipendenti a destra (guardando) del primo torrione.

Arrivo in sosta da proteggere sul secondo tiro (7a+)

Terzo tiro (7b)

Quarto tiro (7a)

Vista dall'alto sul bellissimo nono tiro (7a+)

Ultimi metri della via...

... e ultimi raggi di sole sulla Croix de Fer (a sx) e sul Monte Bianco

giovedì 6 ottobre 2011

Marocco - Taghia

Panoramica di Taghia

Dopo aver sognato a lungo sulle fotografie del libro di Arnaud Petit “Parois de légende”, sono finalmente riuscito a mettere le mani sul bellissimo calcare di Taghia.
Nel cuore dell’Atlante Marocchino, a circa 200 km a est di Marrakech (e a circa 2000 metri di quota), si trova questo tranquillo villaggio di pastori berberi solo ultimamente “turbato” dalla presenza di arrampicatori di tutto il Mondo... fortunatamente in quantità per ora limitata. Esistono attualmente due piccole gîte d’étape dotate di sufficienti comfort (acqua calda ed energia elettrica) per un soggiorno di più giorni. Considerato l’accesso non proprio immediato - 8 ore di macchina e 2 ore e mezza a piedi - è consigliabile rimanere per almeno una settimana... scoprendo così che senza cellulare e senza internet si può vivere tranquillamente :-)
Ci sono vie di arrampicata per tutti i gusti, anche se le più belle sono quelle sopra il 7a. Le pareti sono piuttosto alte e verticalissime, perlopiù inserite all’interno di profonde gole che contribuiscono a rendere l’ambiente assai severo. La qualità della roccia è ottima ovunque... incredibile!

In sette giorni di permanenza a Taghia, nonostante la meteo un po’ bizzarra, siamo riusciti comunque a salire alcune tra le vie più belle e rinomate:
  • *Au nom de la réforme* (280 m, 6c max, 6b obbl.), roccia super, gradi onesti;
  • *Les rivières pourpres* (500 m, 7c max, 7a obbl.), salita in 7 ore fino in cima al Taoujdad, mooolto fisica;
  • *Baraka* (700 m, 7b max, 6b obbl.), “polverizzata” in sole 4 ore dall’attacco fino in vetta all’Oujdad;
  • *L’axe du mal* (500 m, 7c+ max, 7a obbl.), salita e scesa in doppia in 7 ore, una parete abbastanza impressionante, fuori dal mondo;
  • *L’âne sale* (120 m, 7a max, 6b obbl.), corta via sulla strada del ritorno... senza troppo interesse purtroppo.