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sabato 29 marzo 2025

Stagione agonistica skialp 24/25

Dopo l'esperimento positivo con i ragazzi della squadra agonistica dello Sci Club Corrado Gex nella passata stagione invernale, ho deciso di replicare quest'anno cercando di seguire più assiduamente i giovani atleti di skialp. Complessivamente è stata una lunga stagione, durata 6 mesi, costellata di allenamenti e gare, con tante trasferte in tutto il Nord Italia, Francia e Svizzera.
Seguire da vicino i ragazzi è stato senza dubbio divertente e gratificante allo stesso tempo. Per quanto mi riguarda, anche uno stimolo a rimanere in forma mettendomi in gioco con il pettorale quando si presentava l'occasione, nella speranza di trasmettere un po' di passione alle nuove generazioni. Onestamente non ho ancora capito se così facendo ho prodotto l'effetto cringe ma tant'è; spero che rimanga loro un imput a cercare di dare sempre il massimo, ognuno al proprio livello e compatibilmente con l'allenamento del momento.
Uno dei primi appuntamenti agonistici, in notturna, è stato "Sulle tracce del biondo" a La Thuile. Una bella gara in pista ma completa (salita, discesa, tratto a piedi); il livello degli atleti era altissimo, con la presenza di quasi tutta la squadra nazionale di skialp e atleti top di Coppa del Mondo. Al di là dell'aspetto prestazionale - nessuno si è risparmiato - quello che è si è percepito maggiormanete durante la serata è stato il pensiero costante a Denis Trento a cui era dedicata la gara.
Successivamente è toccato alla Valle del Gran San Bernardo ospitare una manifestazione di carattere internazionale giovanile (Coppa del Mondo); per l'occasione si è anche disputato un Vertical open per tutte le categorie, purtroppo limitato ad una piccola parte del percorso originale a causa del maltempo. Nessun problema, comunque, la sicurezza degli atleti prima di tutto. Ne è uscito un format che può essere definito un mix tra sprint e vertical, meno di 350 m di dislivello percorsi in circa 15 minuti.
Il teatro del mese di gennaio è strato invece la Valtournenche dove Tiziano Artaz e il suo staff hanno messo in piedi un mini circuito di gare notturne (Skialp Pink Circuit): Breuil-Cervinia, la classica Torgnon e Valtournenche. Ennesima dimostrazione che il movimento agonistico in Valle d'Aosta sta riprendendo vigore, con tanti atleti desiderosi di mettersi in gioco e di far festa nel dopo gara. Un plauso agli organizzatori anche per aver dedicato percorsi ridotti alle categorie giovanili (U12-14-16). Personalmente sono riuscito a classificarmi al secondo posto nella classifica generale Master (over 45), dietro ad un atleta completo come Franco Collé sempre al top.
Successivamente, una trasferta con i ragazzi dello Sci Club Corrado Gex è stata l'occasione per buttarmi nella mischia della Coppa Italia e partecipare ai Campionati Italiani Sprint di San Martino di Castrozza. Si tratta del format sicuramente meno rappresentativo dello skialp ma sulla strada della consacrazione olimpica. Giusto o sbagliato? Ognuno ha la sua idea. Personalmente credo che sia giusto far conoscere lo scialpinismo agonistico nel panorama sportivo internazionale ma faccio un po' fatica mentalmente ad accettare che il teatro di questa particolare disciplina si sposti totalmente dalla montagna alla pista. Potrebbe andare bene in alcune circostanze ma devono rimanere i riferimenti delle grandi classiche (a coppie o individuali), fuoripista, su e giù dalle montagne. Per ora, i numeri danno ragione a queste ultime e la Sprint di San Martino è stata l'ennesima conferma. Pochi ragazzi, neanche troppo appassionati alla formula da quello che ho potuto percepire, e ancor meno adulti. Il fatto di trovare il sottoscritto sul gradino più alto del podio Master la dice lunga. In compenso, il cestino di prodotti tipici portato a casa era di qualità.
L'ultimo appuntamento stagionale per me era il Trofeo Bozzetti-Bionaz, ovvero la riedizione della storica gara di scialpinismo in Valpelline a cui avevo partecipato come tracciatore ancora da minorenne e poi come concorrente nel 1999 insieme a Giorgio Bredy. Quest'anno, le nipoti di Ettore Bionaz (a cui è co-intitolato il Trofeo) hanno deciso di dare nuovo lustro ad un pezzo di storia agonistica dello scialpinismo in Valle d'Aosta. Tanta buona volontà e passione, per un appuntamento dal sapore classico che si spera diventi nuovamente ricorrente, in una delle valli più selvagge delle Alpi Pennine. Ciliegina sulla torta per il sottoscritto con la vittoria nella classifica Master (24° posto assoluto su circa 200 atleti partecipanti).

La squadra agonistica dello Sci Club Corrado Gex quasi al completo
durante uno dei primi allenamenti a Breuil-Cervinia (foto N. Maguet).

"Sulle tracce del biondo" a La Thuile,
una delle prime gare in notturna della stagione in memoria di Denis Trento.

Gara "open" nell'ambito dell'ISMF Youth World Cup a Crévacol (foto E. Garbolino).

Foto di gruppo a Crévacol, con organizzatori, autorità, atleti di spicco e vincitori delle varie categorie.

Torgnon skialp, altro classico appuntamento stagionale in notturna.

Torgnon skialp, come sempre arrivo a piedi lungo l'ultimo muro della pista.

Campionato Italiano Sprint a San Martino di Castrozza: podio Master (foto M. Torri).

Defaticamento con i ragazzi, cercando un po' di neve
tra i ghiaioni Dolomitici vicino a San Martino di Castrozza.

Trofeo Bozzetti-Bionaz: la Coumba Freida non si smentisce con vento forte e bufera di vento.

Passaggio al Rifugio Crête Sèche durante il Trofeo Bozzetti-Bionaz (foto D. Gadin).

 

giovedì 28 aprile 2022

Skialp '22 - Valgrisenche e Aiguille d'Argentière

Salendo verso le Plattes des Chamois, prima di effettuare la lunga traversata in cresta fino alla Grande Sassière.
In salita verso l'Aiguille d'Argentière.

La stagione invernale '21-'22 non passerà di certo agli annali come particolarmente ricca di neve, anzi! Credo che possa essere annoverata tra le peggiori degli ultimi anni.
Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, si è salvato solo parzialmente il confine italo-francese (Valgrisenche - La Thuile - Montr Bianco) e quello italo-svizzero (Gran San Bernardo). Anche in queste zone comununque non si sono registrati quantitativi di neve particolarmente abbondanti; semplicemente erano le uniche zone in cui era presente neve al suolo per sciare.
Con queste premesse è stato facile scegliere il terreno d'azione per i moduli di scialpinismo del corso di formazione per le guide alpine valdostane prima e successivamente per il corso propedeutico alla professione di guida alpina. Solo un giorno, per variare un po' gli scenari, siamo andati sul Massiccio del Monte Bianco (Aiguille d'Argentière per la precisione). In realtà abbiamo dovuto anche fare i conti con le condizioni meteo non particolarmente stabili ma tutto sommato siamo riusciti a fare una dignitosa attività.
Il racconto con le immagini rende sicuramente meglio l'idea piuttosto che una lunga descrizione, motivo per cui ho raccolto tutto in un album, visibile al seguente link.

GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO

domenica 23 febbraio 2020

Skialp race stagione 19/20

Per cause di forza maggiore note a tutti la stagione dello sci è terminata prima del solito, per di più con condizioni di innevamento più che dignitose. Preso atto della situazione, non resta che fare un piccolo bilancio delle (poche) gare a cui ho partecipato quest'anno.
Pur riconoscendo il grande pregio di permettere un allenamento di qualità, ho deciso di non iscrivermi a competizioni notturne su pista; onestamente non mi motivano più e poco hanno a che fare con lo scialpinismo vero e proprio. Purtroppo però, con il passare degli anni, le classiche gare in montagna fuoripista sono state decimate. È un vero peccato perchè permetterebbero di far scoprire la montagna a tanta gente che si è avvicinata allo scialpinismo con fini esclusivamente agonistici. A maggior ragione quindi occorre fare i complimenti alle poche persone che credono ancora nell'organizzazione delle vere gare di scialpinismo: passione pura, sicuramente non retribuita nella maniera corretta. Un discorso a parte meriterebbero le grandi classiche che sono inserite nel circuito della Grande Course; sono competizioni che muovono numerose decine di persone solo per la logistica. Una sorta di "impresa dello sport" che ha saputo creare un business di settore per permettere alle singole manifestazioni di vivere a lungo. Peccato solo che, per le gare non inserite in quel circuito, la vita sia molto più difficile... ma non impossibile.
Tutta questa premessa per dire che la prima manifestazione a cui ho partecipato nella stagione passata, pur essendo una classica "gara di paese", aveva molte caratteristiche tecniche che non si discostano molto da gare di Coppa del Mondo. E tutto questo anche grazie a Sefano Mottini che ha curato come sempre scrupolosamente la tracciatura del percorso ed è riuscito a portare ai nastri di partenza atleti di livello mondiale. Peccato solo che, classifica alla mano, ci fossero solo una quarantina di atleti presenti. Troppo pochi per sperare in edizioni future. Ma sono certo che, finchè ci saranno persone appassionate in regia, ci proveranno sempre! Primo fra tutti il "patron" della gara di Doues, lo scatenato Fulvio Jeantet.
Quest'anno la manifestazione è stata impreziosita da una nevicata recente che ha permesso di fare anche delle belle discese in neve polverosa. Peccato - come già detto - per la scarsa partecipazione, soprattutto tenendo conto che l'organizzazione ce la mette veramente tutta per far felici tutti, dal primo all'ultimo classificato, con premi speciali anche agli atleti che provengono da lontano. L'aperitivo davanti alla baita di Fulvio inoltre è stato qualcosa di indescrivibile: birre artigianali del Gran San Bernardo e affettati di qualità superiore per tutti. Top!

Condizioni di innevamento praticamente perfette a Doues, cosa rara per questi inverni sempre più caldi. Prima salita.
Che in discesa non sia un razzo è un dato di fatto. Cerco di contenere qualsiasi tipo di danno :-)
Podio Master: primo classificato... anche se vado più fiero del quarto posto assoluto dietro ad atleti top.
La seconda gara di scialpinismo a cui ho partecipato, lo storico Trofeo Fiou nella Valle del Gran San Bernardo, è una delle classiche valdostane che ha avuto la fortuna di essere stata "salvata" grazie all'inserimento nel circuito Epic Ski Tour. Si tratta di un format altoatesino che prevede alcune tappe distribuite sull'arco alpino. Grazie ad un'organizzazione più strutturata a monte, è stato possibile riproporre questa manifestazione che mancava dal 2012. Anche qui tracciatura impeccabile handmade by Mottini con giornate meteorologicamente difficili di vento fortissimo; sforzi di cui gran parte degli atleti non è a conoscenza. Il giorno della gara invece è stato forse uno dei più belli della stagione con clima perfetto e neve da antologia. La partecipazione qui è stata numerosa e di livello elevatissimo, con vittoria del Campione del Mondo Robert Antonioli.
Bilancio positivo quindi, con una soddisfazione personale dell'esperienza più che buona. Far fatica divertendosi è sicuramente il mio obbiettivo principale.

Grazie a Mattia Luboz per la compagnia in salita; poi chiaramente in discesa non l'ho più visto. Foto S. Jeantet.
Il tratto di cresta per raggiungere la vetta del Mont Flassin. Foto S. Jeantet.
Podio Master: primo classificato. Anche qui vado più fiero del 15esimo posto assoluto, in una gara vinta dal Campione del Mondo Robert Antonioli. Foto S. Jeantet.
La terza e ultima gara a cui ho preso parte è stata il Tour del Monscera, in alta Val Bognanco, manifestazione di cui avevo sentito tanto parlare in passato. Le sue caratteristiche però mi avevano sempre intimorito: 2500 m D+ con più di 21 km di sviluppo e 9 cambi di assetto. Nelle settimane passate ero riuscito a fare due allenamenti un po' lunghi, quindi ho provato a mettermi in gioco, conscio del fatto che, alla peggio, ne avrei fatto un terzo con il pettorale :-) Fortunatamente sono riuscito a reggere bene la lunghezza e pure a divertirmi!
Quest'anno il Tour del Monscera era anche prova unica di Campionato Italiano Master, motivo che ha spinto tanti vdm (sigla di cui non è elegante specificare il significato... ma che rende bene l'idea) a presentarsi alla partenza. Risultato: contentissimo della medaglia di bronzo alle spalle di altleti che possono tranquillamente essere definiti semi-professionisti. Come nelle gare passate, vado più fiero del 10° posto assoluto in una gara di livello, che quest'anno è stata teatro di uno dei più bei gesti sportivi della stagione ma non solo. Matteo Eydallin, in testa, ha perso una pelle di foca e non è riuscito a recuperarla; è stato raggiunto dal fortissimo giovane William Boffelli che ha prestato una pelle di foca al rivale. Hanno terminato la gara insieme ma, poco prima del traguardo, il mitico Eyda ha spinto in avanti il suo collega (e "salvatore") regalandogli la vittoria. Piccoli gesti di correttezza sportiva che rendono grande l'ambiente e le persone.

Quarta salita (di cinque in totale): gara lunghissima! Qui insieme all'ossolano Alessio Minoletti.
Slittone style in action :-)
Podio Master: medaglia di bronzo e decimo posto assoluto. Livello sempre molto alto.

sabato 2 giugno 2018

Mont Vélan

Primavera inoltrata, quasi estate. Eppure le condizioni per lo sci sono ancora ottime. Peccato solamente che bisogna alzarsi (troppo) presto per sfruttare al meglio il rigelo notturno.
Oggi abbiamo effettuato un bel giro ad anello passando per la vetta del Mont Vélan (3727 m). Insieme ad Ale, Jacopo e Roger siamo saliti nel Vallone di Menouve fino al Col d'Annibal poi abbiamo risalito l'omonimo couloir per scendere infine lungo i soleggiati pendii meridionali che riportano al punto di partenza. Circa 1800 m di dislivello in salita e in discesa... e sicuramente una bella occasione per mettere alla prova sul campo la nuova action-cam che mi sono regalato :-)


martedì 12 dicembre 2017

Aymavilles - Pointe de la Pierre - Aymavilles

Probabilmente l'abbiamo chiamata. Non prima di un mese fa si discuteva sulla possibilità di salire alla Pointe della Pierre da Aymavilles: "sarebbe bello ma dovrebbe fare una nevicata eccezionale..."
Detto, fatto. 70 centimetri di neve fresca a 650 metri di quota, 90 centimetri intorno ai 2000 metri.
La mattina successiva al termine della nevicata, insieme a Marco F. e Maurizio G., ci troviamo al piazzale del cimitero di Aymavilles per portare a termine quello che avevamo fantasticato neanche un mese prima. La meteo è bella, non abbiamo fretta, siamo in tre e dobbiamo tracciare "solo" 2000 metri di dislivello... inutile trovarsi presto. La solita presunzione del sottoscritto suggerisce una partenza non proprio antelucana, "tanto, mica ci impiegheremo tutto il giorno". Partiamo decisi con un programma ben preciso: 15 minuti di tracciatura a testa. Dopo pochi cambi però capiamo che 15 minuti, con quel quantitativo di neve, sono eterni! I minuti scendono così a 10... e ancora a 5, man mano che guadagniamo quota.
Fiduciosi che qualcuno avesse avuto la nostra stessa idea - ma dal percorso classico - speravamo che ci fosse una traccia da Ozein verso la cima. Giunti alla partenza dell'itinerario notiamo con euforia che è presente: "meno male, altrimenti ci avremmo impegato tutto il giorno" :-)
Purtroppo, dopo poche centinaia di metri, vediamo sbucare dal profondo solco della traccia Ilaria S. che aveva deciso di andare a fare quattro passi per scattare alcune foto, senza nessuna intenzione di proseguire per la cima. Ok, riprendiamo il programma della tracciatura alternata e andiamo avanti. Le ore però passano inesorabili... e arriviamo sul panettone finale con il dubbio di riuscire a scendere fino in paese con la luce delle giornate più corte dell'anno. Fortunatamente la dorsale finale si presenta con poca neve e arriviamo in cima agevolmente. In totale, 6 ore di tempo... poco più del doppio di quello che avevo preventivato.
La discesa è stata qualcosa di eccezionale: siamo riusciti a non togliere gli sci e soprattutto a non incappare in sassi o robe spiacevoli per le solette degli sci. Peccato solo non essere riusciti a fare qualche bella curva: davvero troppa neve!
Arrivare con gli sci davanti alla Vinosteria Antirouille è stata la ciliegina sulla torta di questa bella giornata: cin cin!

Partenza dal parcheggio del cimitero di Aymavilles (foto M. Farina).
Scorci inusuali per una gita di scialpinismo: lungo la mulattiera che collega Aymavilles a Ozein.
Giusto per dare un'idea della profondità della neve da tracciare.
Pian piano guadagniamo quota.
La neve appena caduta è davvero tanta e il manto nevoso scarica le sue tensioni con assestamenti piuttosto vistosi.
Si inizia a vedere la cima: all'inizio del "panettone" finale.
La foto della foto (foto M. Giordano).
Maurizio in vetta. Non si può dire che siamo stati ripagati dal panorama :-)
Marco mostra con fierezza quello che resta della sua pelle di foca: stoico. Si intravede anche Ilaria S. che non poteva non approfittare della nostra traccia per salire in cima!
Discesa integrale con sci ai piedi fino ad Aymavilles.
Il nostro percorso.

sabato 30 novembre 2013

Val d'Ayas - Quota 2771 m sopra il Lago Perrin

L'alta pressione si è insediata da giorni sulle Alpi e le ultime precipitazioni nevose sono ormai un lontano ricordo... ne approfitto per pubblicare alcune foto di una bella gita scialpinistica effettuata in Val d'Ayas insieme ad Ale e Marco. Siamo stati in zona Lago Perrin il giorno dell'apertura degli impianti di risalita, sperando di trovare poca gente. La giornata in realtà è iniziata sotto una fitta nevicata che ci ha consigliato di rimandare la partenza... al pomeriggio, visto che era previsto un sensibile miglioramento del meteo. Per ritardare ancora un po' abbiamo deciso di partire direttamente da Champoluc, risalendo la ripida pista del Crest ancora chiusa.
Con grande stupore, dal villaggio di Cuneaz in poi abbiamo trovato uno stupendo manto nevoso assolutamente intonso, tutto per noi! Siamo saliti battendo la traccia in un evidente canale che si trova a destra dell'itinerario classico del Lago Perrin. Giunti in cresta, abbiamo continuato in cresta fino in cima alla Quota 2771 m, lungo un percorso vario e panoramico. Nel frattempo, il previsto miglioramento meteo è arrivato, aprendoci uno splendido panorama sul Cervino e sul massiccio del Monte Rosa.
Per chiudere il giro, siamo scesi sul breve ma ripido pendio in direzione del Lago Perrin per poi tornare a sciare i bellissimi pendii settentrionali verso il Crest: pure powder!
A distanza di una settimana le condizioni del manto nevoso sono evolute radicalmente; ora sono necessarie altre nevicate, che però non sono previste almeno per la prossima settimana...

Zig-zag in perfetto Pierra Menta style :-)

In cresta © Marco Spataro

Forme e luci lungo la cresta © Marco Spataro

Ale in salita con lo sfondo del Cervino © Marco Spataro

Ale arriva in vetta alla Quota 2771 m sopra il Lago Perrin © Marco Spataro

Vento freddo in cima... con le bellissime luci tardo-pomeridiane

E per concludere la consueta minchi@foto di gruppo con Cervino e Monte Rosa sullo sfondo :-O

mercoledì 8 maggio 2013

Valgrisenche - Rutor

Gli sci erano già stati accantonati per questa stagione che, per quanto mi riguarda, non mi ha visto molto presente sulle nevi... Considerate però le abbondanti quantità di neve ancora presenti in quota, serviva ancora un rilievo itinerante per conto dell'Ufficio Valanghe della Regione Valle d'Aosta. Ne ho approfittato per fare una veloce sgambata da Bonne fino alla vetta del Rutor (poco meno di 1700 metri di dislivello positivo), su un percorso ancora inaspettatamente ben innevato. Attualmente sono necessari solo una decina di minuti a piedi, in quanto la strada è chiusa pochi metri oltre Bonne.
Neve trasformata ovunque che mi ha consentito una salita diretta, lungo il ripido canalino che sbuca a monte del Rifugio degli Angeli (affrontato a piedi con i ramponi) e successivamente lungo il corto ma ripido scivolo che conduce direttamente in vetta al Rutor. Si tratta di una parte del percorso utilizzato in una tappa del Tour du Rutor Extreme... a mio avviso una delle competizioni scialpinistiche più belle in assoluto! Discesa effettuata interamente con gli sci ai piedi lungo il percorso di salita.
Tempo impiegato: poco meno di 2.30 ore per l'andata/ritorno dall'auto... con le dovute pause imposte dall'osservazione nivologica ;-)

Ottimo rigelo notturno e neve ancora molto dura a Ovest

Vista dal basso sul canale che conduce direttamente a monte del Rifugio degli Angeli (ramponi)

Il tracciato seguito nella parte alta della gita... che ricalca una tappa del Tour du Rutor Extreme con arrivo direttamente in cima

La vetta del Rutor (3480 m) con lo sfondo del Monte Bianco

Vista verso la Valle Centrale dalla cima, con due francesi che iniziano la discesa

Vista dalla cima del Rutor verso la testata della Valgrisenche: ancora tanta neve!

domenica 5 febbraio 2012

Trofeo Fiou - gara di skialp

Giornata polare ma con neve spettacolare per il Trofeo Fiou, storica competizione di skialp che si svolge nella Valle del Gran San Bernardo sul Mont Flassin. Più di 1700 metri di dislivello positivo con due salite, affrontati in coppia con il fido Luigi Cocito ottimo compagno per questo tipo di gare.
Quest'anno il Trofeo faceva parte del circuito di Coppa Italia: buona partecipazione di atleti nonostante i big fossero impegnati in manifestazioni internazionali. Al termine della gara ci siamo classificati al 7° posto... sicuramente un bel collaudo per la nuova attrezzatura (Scarpa "Alien", Gafski "Ghiaccio" e Haereo "R0").


Il primo cambio di assetto

Un omonimo mooolto più forte di me taglia il traguardo così... ci si diverte con poco :-)

Foto di gruppo delle prime dieci squadre classificate

mercoledì 25 gennaio 2012

1° Tour di skialp - circuito skialp race in Valle d'aosta

Si è concluso mercoledì 25 gennaio sera, in Valle di Gressoney, il 1° Tour di Skialp organizzato in Valle d'Aosta. Si tratta di un mini circuito di gare di scialpinismo che comprendeva le seguenti competizioni:
- 8 gennaio 2012: Randonnée di leudze, sulla Punta della Pierre (1650 m dislivello positivo);
- 22 gennaio 2012: Trofeo Vetan, sulla Punta Leyssé (1650 m dislivello positivo);
- 25 gennaio 2012: Trofeo Follis, in notturna a Gressoney (700 m dislivello positivo).
Grande partecipazione di atleti nelle singole competizioni, con un picco di più di 200 partecipanti per il Trofeo Vetan (che si svolgeva a coppie).
Avendo partecipato a tutte le gare, sono entrato nella classifica finale del circuito classificandomi al 4° posto assoluto... non male, considerato il mio allenamento specifico come al solito piuttosto scarso :-)
Un ringraziamento va ovviamente a Luigi Cocito, compagno di squadra nel Trofeo Vetan (9° posto assoluto), con cui ho già corso in passato con buoni risultati nella Pierra Menta 2010, nella Sellaronda skimarathon 2011 e nella Tre Rifugi 2011.
Di seguito, alcune foto della gara sulla Punta della Pierre (© Mathieu Courthoud).

Un dettaglio durante un cambio di assetto sulla Punta della Pierre

Un momento della Randonnée di leudze, a Ozein

Cambio di assetto

La classifica finale del circuito