giovedì 12 novembre 2015

Tours d'Areu - *Mélusine* + *Le pilier interdit*

Approfittiamo ancora delle incredibili temperature di questa cosiddetta estate di San Martino per concatenare due belle viette alle Tours d'Areu: *Mélusine* (180 m, 6c max, 6b+ obbl.) sulla quarta torre e *Le pilier interdit* (140 m, 7a max, 6b+ obbl.) sulla sesta torre. Due vie solo apparentemente simili ma completamente differenti: fix (seppur distanziati) e arrampicata tecnica sulla prima, friends (qualche fix) e arrampicata più fisica sulla seconda.
La roccia, come sempre alle Tours, non delude mai e l'ambiente - soprattutto in autunno - è magico: solo noi e i soliti gipeti che volteggiano nel cielo.
Normalmente per documentare la scalata mi piace scattare immagini con una fotocamera compatta; oggi invece, sulla prima via percorsa (*Mélusine*), ho voluto provare a catturare qualche breve clip. Nulla di particolarmente spettacolare ma una piccola alternativa alle solite foto.
Sulla seconda via (*Le pilier interdit*), considerata la poca luce a disposizione in queste brevi giornate autunnali, ci siamo invece concentrati sulla scalata che mi ha così permesso di chiudere il personalissimo conto con tutti gli itinerari della sesta torre... meglio così, visto che è la più lontana da raggiungere :-)

Materiale: corde da 60 m, 10 rinvii, casco, 1 set completo di friends C3 + C4 BD fino al #3 C4 per *Le pilier interdit*. 
Esposizione: Sud Est.
Avvicinamento: in circa 45 minuti da Doran, raggiungibile solo con mezzo 4x4.
Discesa: in doppia lungo le vie.

*Melusine*
*Le pilier interdit*

domenica 8 novembre 2015

Alpi Liguri - Mongioie

Ho sempre pensato che arrampicare al Mongioie nelle belle giornate autunnali fosse molto più suggestivo che in estate, stagione quasi sempre interessata da umidità e nebbie. Ero già stato in zona, sempre nella prima metà di novembre, nel 2001 e nel 2002... e volevo da tempo ripetere l'eperienza.
Questa volta le temperature erano eccezionalmente elevate ma arrampicare in solitudine a più di 2000 metri di quota, su un calcare splendido con vista mare non ha prezzo!
Senza nulla togliere agli altri itinerari tracciati sulle pareti, per me il Mongioie è sinonimo di Manlio Motto e delle vie aperte con i suoi amici nella prima metà degli anni '90. A distanza di anni, fortunatamente, non hanno perso il loro fascino e il loro carattere: i fix Kong (zincati, peraltro) ancora in ottimo stato testimoniano la grande maestria di Manlio nel tracciare percorsi eleganti e diretti che salgono con una logica incredibile anche dove il percorso è tutt'altro che evidente. La roccia perfetta aiuta sicuramente la progressione - ci sono sempre appigli e appoggi anche dove sembra tutto liscio - ma ogni metro va guadagnato faticosamente e soprattutto senza possibilità di "artifizi"... tra un fix e l'altro si scala :-)
Questa volta, con Ale, abbiamo salito due belle vie dallo stile non proprio simile: *Ci hai pensato?* (170 m, 7a+ max, 6b+ obbl.) alla Rocca dei Campanili caratterizzata da calcare grigio ipertecnico e *Andamento crepuscolare* (140 m, 6c max, 6b+ obbl.) alla Rocca del Manco in cui prevale un'arrampicata più fisica su tacche quasi sempre nette.

Materiale: corde da 60 m, 12 rinvii, casco.
Esposizione: principalmente Sud.
Avvicinamento: 20 minuti circa da Viozene al Rifugio Mongioie e 1 ora circa per arrivare alla base delle pareti dal rifugio.
Discesa: in doppia lungo le vie.

Avvicinamento alla Rocca dei Campanili.
Paesaggio autunnale.
Primo tiro di *Ci hai pensato?* alla Rocca dei Campanili: 6c+ progressivamente sempre più criptico...
Secondo tiro di *Ci hai pensato?* (7a+): onsight, quindi bellissimo :-)
La parte alta della via diventa più facile ma non per questo meno interessante.
Ultimo tiro per Ale... il sole se ne sta andando.
Ultime luci in discesa verso il rifugio.
Il Rifugio Mongioie e le pareti.
Gemme a novembre?
Avvicinamento alla Rocca del Manco.
Ale sul primo tiro di *Andamento crepuscolare*: no-fly zone.
Uscita fisica del secondo tiro.
Terzo tiro di *Andamento crepuscolare*: sembra difficile ma le prese ci sono tutte... e pure grandi!
Il tiro chiave della via (6c): ipertecnico ma che richiede anche un po' di decisione... in altre zone sarebbe tranquillamente 7a.
Doppie veloci e aeree dalla Rocca del Manco.