martedì 1 gennaio 2019

Becca di Verconey - *Monster* (prima invernale e prima libera)

*Monster* (350 m, ED+, 8a max, 7a obbl.) è una via di arrampicata sportiva interamente attrezzata a fix inox che avevo aperto a più riprese dal basso nel 2006. Si trova in Valgrisenche, sul versante Ovest della Becca di Verconey a circa 2600 metri di quota. Purtroppo questo itinerario non ha mai riscosso grande successo; conta infatti 5 ripetizioni conosciute in 12 anni... Motivo di tale disinteressamento è da ricercarsi principalmente nello standard non proprio safe&plaisir dell'arrampicata, per quanto - a tratti - si svolga su roccia molto compatta e di qualità. Il materiale fisso in parete è comunque tanto: 110 fix, soste comprese, che dovrebbero garantire una progressione assai serena, anche se è meglio non cadere in certi tratti più facili.
Una via sportiva - quindi - ma dal carattere alpinistico, destinata ad alpin-climbers appassionati e con un buon livello tecnico. Il filtro più importante è situato piuttosto in alto, al decimo tiro. Andrea Roasio aveva provato qualche anno fa a salire in libera questa lunghezza ma era stato respinto da un fix che non si lasciava addomesticare. Difficile trovare qualcuno (forte) disposto a provare i movimenti dopo ore di scalata nella parte bassa e con la cima ormai in vista...
L'occasione, come sempre per caso, si è presentata in questo inverno pazzerello senza neve e con temperature piuttosto miti. Sapevo che l'asso nella manica da giocare sarebbe stata la giovane Federica Mingolla che su quel tipo di scalata va a nozze. Il fatto poi che stesse intraprendendo il percorso formativo per diventare guida alpina non mi ha fatto dubitare sulla sua motivazione alla mia proposta di andare in queste corte giornate invernali. Ha solo storto un po' il naso sull'orario di ritrovo, 8.30 ad Arvier ("poi non ho tempo di provare il tiro duro" è stato giustamente il suo pensiero). Dopo i festeggiamenti del 31 dicembre però sarebbe stato contro natura trovarsi ad un orario antelucano!
L'avvicinamento è stato fortunatamente assai rapido grazie al manto nevoso piuttosto compatto che ci ha evitato di portare gli sci. Primi tiri all'ombra (Ovest), freddo sopportabile. Al sole, temperature quasi estive. Sono bastati tre giri (sarebbero stati solo due senza la rottura di una presa) a Federica per venire a capo della soluzione: due passi molto difficili di dita ma soprattutto di equilibrio e posizionamento seguiti da una sezione più facile ma ancora da scalare correttamente per non rischiare di cadere.
Con circa un'ora e mezza di luce abbiamo percorso le ultime due lunghezze e siamo poi scesi velocemente in doppia lungo la parete utilizzando una linea "privata" di calate, volutamente non pubblicizzata in quanto - in condizioni normali - è molto più logico scendere a piedi lungo il percorso indicato in relazione.

Materiale: 2 corde da 60 m, 12 rinvii, casco.
Esposizione: Ovest, sole al pomeriggio.
Avvicinamento: in circa 45 minuti dall'Alpeggio Verconey di sopra.
Discesa: a piedi sul lato destro (faccia a valle) della parete.


I primi raggi del sole arrivano sul quarto tiro (7a).
Ultimo passo del quinto tiro (6b+).
Vista generale della parete dal traverso dell'ottavo tiro.
Nono tiro (7a), roccia compattissima.
Decimo tiro (8a), finalmente liberato completamente da Federica.
Ultimi metri dell'undicesimo tiro.
E finalmente autoscatto di vetta (ah no, si dice selfie) con gli ultimi raggi di sole.