giovedì 28 febbraio 2013

Montriond (Morzine) - *Le gladiateur* e *Chez Toine*

Troppo bello per non ritornarci! Le eccellenti condizioni del ghiaccio a Montriond e il prezioso suggerimento del collega Arnaud ci hanno fatto tornare vicino a Morzine per salire due belle vie di misto che si trovano qualche centinaio di metri a sinistra della *Dame du lac*, sulla stessa bastionata rocciosa. Si tratta di *Le gladiateur* (150 m, III/5 M8) e *Chez Toine* (250 m, III/5 M8), aperte a distanza di pochi giorni tra dicembre 2008 e gennaio 2009 da parte di forti alpinisti francesi come P. Collet, P. Magnin, J.S. Knoetzer e P. Gabarrou. Sono due logiche linee di ghiaccio e misto, attrezzate a fix dove necessario, per il piacere dell'arrampicata... si arrampica solo con qualche vite da ghiaccio, 10 rinvii ed eventualmente qualche friend medio-piccolo. Un dedalo di stalattiti e colonne intervallate da tratti rocciosi non estremamente difficili... ma neppure plaisir!
Volevamo iniziare la giornata con *Chez Toine*, più lunga e difficile... ma una cordata di tre francesi si accingeva ad attaccare il primo tiro: rapida deviazione quindi a sinistra su *Le gladiateur*, comunque in programma. Si sale in quattro tiri lunghi, progressivamente più esigenti ed estetici, in particolare il terzo di M8 molto fisico e il quarto piuttosto sostenuto ma con ghiaccio morbido (WI5). Terminata la via ci riportiamo alla base di *Chez Toine*, questa volta libera. Raggiungiamo i tre francesi al quarto tiro... fortunatamente hanno deciso di scendere: meglio così! Abbiamo la parte alta della via tutta per noi :-) Terminiamo con le ultime luci del sole sul bosco sommitale questa bella maratona di ghiaccio e misto: 12 tiri per 400 metri circa di scalata varia e divertente!

*Le gladiateur* visto da sotto
*Le gladiateur*, primo tiro
Terzo tiro, M8... fisico ma molto bello!
Ale al termine del terzo tiro di *Le gladiateur*, un caratteristico passaggio tra ghiaccio e roccia
*Chez Toine*, primo tiro: un M8 piuttosto tecnico dove occorre molta sensibilità sugli agganci
Ale mi raggiunge alla prima sosta
*Chez Toine*, secondo tiro (M7): in diagonale ma protetto bene a fix
Vista dall'alto sul secondo tiro
Ale al termine del secondo tiro di *Chez Toine*
Partenza del terzo tiro
Quarto tiro: la prima vite andrebbe messa un po' più bassa...
Dopo il quarto tiro, la visuale si apre sulla parte alta della via, ancora molto bella!
Sesto tiro: due boulder di dry (M6)...
... e un simpatico traverso dietro alle colonne ghiacciate per raggiungere la sosta
Vista dall'alto sul sesto tiro
Partenza del settimo tiro: delicata e fisica... fortunatamente l'unico friend che avevo (#.75 C4 BD) è servito per proteggerla ;-)
Ultime luci del sole al termine di *Chez Toine*

martedì 26 febbraio 2013

Montriond (Morzine) - *L'oeil d'ilynx* e *La dame du lac*

Era da tempo che si conoscevano le buone condizioni della celeberrima *Dame du lac* a Montriond (vicino a Morzine). Si tratta di una cascata storica, aperta direttamente in libera dal fuoriclasse Thierry Renault nel 1992: un vero capolavoro della natura, con il suo enorme free-standing seguito da un impressionante dedalo di meduse e cavolfiori che impongono una scalata decisamente atletica e fuori dal comune.
Ho sempre desiderato salirla negli anni passati ma venivo a conoscenza delle sue condizioni troppo tardi; quest'anno invece lo scambio di informazioni sul web è stato subito molto rapido per cui si è creata la naturale processione di appassionati venuti da ogni parte d'Europa! Non poteva quindi mancare una visita in zona, dove le condizioni generali di tutte le cascate sono ottime.
Nonostante uno stop forzato di circa un'ora al traforo del Monte Bianco, siamo comunque riusciti a riempire egregiamente la giornata percorrendo inizialmente una bellissima linea che si trova a sinistra della *Dame du lac* e che gran parte delle cordate snobba (a torto) in favore della vicina più famosa. Si tratta di *Ilynx* (150 m, III/6) di cui abbiamo anche salito la fantastica nuova uscita diretta *L'oeil d'ilinx* (40 m, M8): belle colonne aeree e delicate nella parte bassa e una bellissima linea strapiombante che collega una logica sequenza di stalattiti nella parte alta. Benchè la variante si possa proteggere interamente su ghiaccio, sono presenti 5 fix (piastrine Fixe) che consentono di scalare più rilassati :-) Purtroppo la linea è molto tortuosa e necessita di una attenta gestione degli attriti delle corde. Per ovviare a questo inconveniente ho spezzato il tiro nella nicchia dove è posto il quarto fix (sosta su fix + chiodo da ghiaccio).
Nel pomeriggio, quando ormai tutte le cordate avevano terminato di scalare, ci siamo concessi finalmente *La dame du lac* (120 m, III/6)... molto lavorata dai passaggi e divertentissima da scalare! L'abbiamo salita in 2 tiri molto lunghi, con sosta a metà su abalakov (già in posto) e in cima su albero.

Vista generale di *Ilynx*: in alto si notano anche le stalattiti percorse dalla variante *Oeil d'ilynx*
*Ilynx*, primo tiro
Ale mi raggiunge alla seconda sosta di *Ilynx*
Terzo tiro
Della serie "cerchiamo la difficoltà a tutti i costi" :-)
Fantastica variante diretta *Oeil d'ilynx* (M8)
Ancora un'immagine della variante diretta: pochi metri sopra mi sono fermato a sostare per evitare troppo attrito delle corde
Ale all'inizio dell'aereo traverso di *Oeil d'ilynx*
"tiraaaa" :-)
Ultimi metri per Ale su *Oeil d'ilynx*
Il topo della variante diretta
Doppie aeree su *Ilynx*
Secondo obiettivo della giornata, la celebre *Dame du lac*
*Dame du lac*, il grande free-standing iniziale
*Dame du lac*, secondo tiro... forse il più difficile: quando si dice "ghiaccio strapiombante"!
Cartolina serale dal Lac de Montriond



lunedì 11 febbraio 2013

Dolomiti - classic ice climbing mini tour '13

La solare *Cassiopeo* in Val Lasties (Sass Pordoi)

Breve giro esplorativo per visitare alcune delle zone più rinomate delle Dolomiti per le cascate di ghiaccio. Le condizioni sono ottime ovunque, con temperature sempre al di sotto dello zero e innevamento sufficiente ma non pericoloso (almeno per ora).
Siamo stati inizialmente nella remota Val Travenanzes (non lontana da Cortina d'Ampezzo), che nasconde alcune perle di assoluto valore... solo però dopo aver affrontato un avvicinamento non proprio breve! Abbiamo optato per un accesso con gli sci che si è rivelato vincente nelle attuali condizioni di innevamento, a patto di avere un po' di dimestichezza con terreni tecnici e cambi-pelli :-) In circa un'ora siamo arrivati alla base di *Pilone centrale* che abbiamo salito in abbinamento alla bellissima *Candela supermario* (quest'anno formata doppia). Dopo essere scesi in doppia e aver bevuto un po' di thé caldo, avanzava ancora tempo e una bella linea ghiacciata incastonata tra le rocce sul versante opposto della valle chiamava proprio! Ci siamo quindi concessi anche l'estetica *Principe Stravogin*, più difficile di quanto possa apparire da lontano, che ci ha permesso di ammirare frontalmente tutte le belle linee del versante nord della valle. Fortunatamente, il rientro all'auto con gli sci è stato piuttosto rapido!
Trasferimento in auto a Canazei: altra zona, altre cascate. Le temperature polari ci suggeriscono una cascata al sole, non molto lunga ma in un ambiente stupendo che consente anche una bella sciata (sia durante l'avvicinamento sia durante il ritorno): si tratta di *Cassiopeo* lungo il classico fuoripista di Val Lasties. Dalla cima del Sass Pordoi scendiamo con gli sci (in neve fresca!) fino alla base del pendio che conduce alla base della cascata: sono le 10.30 di mattina, è domenica... e stranamente non c'è nessuno! Tracciamo la salita con quache inversione e ci godiamo la scalata sul ghiaccio al sole, nel cuore delle Dolomiti. La cascata si lascia salire piuttosto velocemente... riprendiamo gli sci per proseguire la bella discesa lungo la Val Lasties fino a Pian Schiavaneis e nuovamente a Canazei. Vistita di rito al carnevale con maschere caratteristiche, vin brulé e panini con la luganega :-)
L'ultimo giorno, infine, ci dirigiamo verso un altro tempio della scalata su ghiaccio in Dolomiti: la Vallunga. *Missione impossibile* è la nostra meta: una bella cascata lunga (se percorsa nella sua integralità) con un secondo tiro da antologia... un lungo free-standing/sigaro costantemente verticale: un grado 6 ben meritato! Le condizioni del ghiaccio non sono delle migliori in quanto il sole dei giorni passati ha rovinato un poco lo strato superficiale senza compromettere fortunatamente la solidità della struttura. Saliamo la cascata fino in cima (nove tiri, con l'ultimo ancora interessante) e scendiamo sotto una fitta nevicata che ci accompagna purtroppo durante tutto il viaggio di rientro in Valle d'Aosta...
Queste sono le caratteristiche tecniche delle cascate che abbiamo salito in tre giorni di permanenza nelle Dolomiti:
  • *Pilone centrale + Candela supermario* (200 m, III/5) in Val Travenanzes;
  • *Principe Stravogin* (200 m, III/5) in Val Travenanzes;
  • *Cassiopeo* (120 m, III/5) in Val Lasties (Sass Pordoi);
  • *Missione impossibile* (400 m, III/6) in Vallunga.



giovedì 31 gennaio 2013

Valle Argentera - *L'altro volto del pianeta* + *Ice very nice*

Un'interessante serata al Monte dei Cappuccini (Torino) dedicata a Gian Carlo Grassi - intitolata "Ghiaccio dell'Ovest anni 2000" e curata con passione da Elio Bonfanti - è stata il pretesto per muoversi dalla Valle d'Aosta e visitare una remota valle piemontese che ospita alcune belle linee ghiacciate. Una in particolare, salita proprio da Grassi nel 1986, mi incuriosiva da tempo: si tratta di *L'altro volto del pianeta* (110 m, III/5), a cui abbiamo abbinato anche la vicina *Ice very nice* (60 m, III/5) situata nel canalone immediatamente a sinistra. Entrambe le colate si presentavano in buone condizioni, nonostante il caldo tropicale di questi ultimi giorni... molto lavorate da precedenti passaggi.
Luoghi piuttosto remoti e tranquilli, nulla a che vedere con la ressa delle valli di Cogne: in tutta la Valle Argentera abbiamo incontrato solo una cordata di guide francesi che scalava dietro di noi.

Materiale: normale dotazione da ghiaccio. Meglio usare gli sci per l'avvicinamento.
Esposizione: Nord Est ad una quota di poco inferiore ai 2000 metri.
Accesso: in circa 45 minuti si arriva alla base di *L'altro volto del pianeta*.
Discesa: in doppia lungo le cascate (fix su *L'altro volto del pianeta*, albero su *Ice very nice*).

Si parte a piedi da qui... un nome, un programma! Allegriaaaa :-)

Il rilassante fondovalle della Valle Argentera

Risaliamo il breve pendio che porta sotto *L'altro volto del pianeta*
 
Primo tiro, una bella struttura!


Vista generale sul primo tiro, molto bello!
La partenza del secondo tiro: facile ma molto lungo... per uscire dalle difficoltà

Avanza tempo, ci spostiamo nel canalone di fianco che ospita *Ice very nice*

*Ice very nice* si risolve in un unico lungo tiro, molto lavorato

Vista generale di *Ice very nice*: si nota la cordata di francesi che ci seguiva...
... questi sono i loro sci da avvicinamento! Un condensato di alta tecnologia :-)


mercoledì 23 gennaio 2013

Valnontey - *Di fianco alla leggenda* (via nuova)

In Valnontey, regno delle cascate di ghiaccio, c'è *Repentance super*, c'è *Di fronte al tradimento*... e ora c'è anche *Di fianco alla leggenda* (230 m, III/3 M5 R): non una cascata di ghiaccio ma una linea di ghiaccio fine e misto che si insinua sulla bastionata rocciosa del Money tra *L'ago di Money* e la mitica *Repentance super*. Attacca una cinquantina di metri a sinistra di quest'ultima, di qui il nome. È stata salita nell'ambito del corso valdostano di formazione per guide alpine insieme agli allievi Franco e Luca. Le difficoltà tecniche, nelle attuali condizioni, non sono elevate: si arrampica su ghiaccio fine sempre appoggiato, su erba gelata e misto facile. L'interesse della via è quindi da ricercarsi nella linea e nello stile in cui è stato affrontata, ovvero in puro trad-style senza trapano e spit. La roccia e il ghiaccio presente consentono sempre ottime assicurazioni... questione di avere un po' di dimestichezza con il terreno vergine e un pizzico di "arte dell'arrangiarsi" che purtroppo non si acquisisce percorrendo solo i soliti itinerari conosciuti e web-addicted :-)
In posto è stato lasciato solo un chiodo per proteggere il passo di misto a metà del primo tiro e un altro chiodo alla prima sosta; il resto dell'itinerario è rimasto completamente clean. Per una ripetizione prevedere una serie di friends C3+C4 fino al #2 C4 BD e una piccola scelta di chiodi da roccia.
 
Primo tiro: diedro obliquo verso sinistra con giaccio più o meno abbondante. A metà tiro, in apertura, era presente una sezione di misto delicata (chiodo in posto alla base). Un'ultima sezione ghiacciata conduce nel punto in cui il diedro piega ulteriormente a sinistra. Sosta su roccia da attrezzare (1 chiodo in posto). 50 m.
Secondo tiro: traverso verso sinistra su ghiaccio fine per uscire dal diedro. Attenzione ad alcuni blocchi instabili presenti in uscita, che si contornano in basso ancora verso sinistra. Proseguire più facilmente verso una piccola conca nevosa. Sosta su roccia da attrezzare. 45 m.
Terzo tiro: proseguire lievemente verso destra per andare a superare due piccoli diedri paralleli con divertente arrampicata mista. Sosta su ghiaccio, in alto su una cengia. 40 m.
Quarto tiro: attraversare ancora verso destra e percorrere un breve diedro di misto da cui si esce verso sinistra con un passaggio verticale che consente di raggiungere il ghiaccio. Proseguire ancora su facili risalti ghiacciati fino al termine. Sosta su ghiaccio. 45 m.
Quinto tiro: percorso non obbligato per uscire sul pianoro di Money. Verticalmente è più difficile con qualche divertente passo di misto, altrimenti si può aggirare facilmente a sinistra. Sosta su roccia da attrezzare. 45 m.

Quota: 2100 m.
Esposizione: Ovest.
Accesso: stesso accesso di Repentance super, la linea inizia una cinquantina di metri più in alto a sinistra, in corrispondenza di un evidente diedro roccioso.
Discesa: dal pianoro soprastante, attraversare una cinquantina di metri verso Sud fino a reperire le doppie di Repentance super (fix e catena). 4/5 calate riportano alla base.

Primo tiro, più lungo di quello che sembra

Franco scala il tratto con ghiaccio più fine del primo tiro

Luca parte sul secondo tiro, ancora ghiaccio fine


Terzo tiro, è sempre Luca che conduce: very scottish styla :-)

Franco al termine del terzo tiro

Gli "allievi" Franco e Luca al termine della via sul pianoro di Money

Il tracciato della via

Avanzava tempo... ci siamo concessi ancora il breve free-standing di *Daikiri* (30 m, III/4), nei pressi dell'Erfaulet