Rémy impegnato nella faticosa dülfer al termine del quinto tiro (7a) |
Aveva
ragione Marco Pedrini quando diceva che non serve andare in Yosemite
per provare forti sensazioni su granito... basta andare al Petit Clocher
du Portalet! Effettivamente, con le dovute proporzioni, questa guglia
ricorda le più famose pareti americane... quanto meno per le linee
geometriche e l’esposizione.
Sul versante nord, sempre
all’ombra, si trova una evidentissima linea di diedri e fessure salita
dai mitici fratelli Rémy nel 1983 e chiamata *État de choc* (250 m, ED+,
7b max, 6b/c obbl.). Proprio l’anno scorso i Rémy son tornati a
ripetere la loro creazione, cogliendo l’occasione per sistemare un po’
le soste e chiodare una partenza più sicura (e poco più difficile)
dell’originale. Occorre specificare però che non si tratta di un restyling completo
della via... sulle soste non utilizzate per la discesa in doppia, si
trova un solo fix da 8/10 mm e lungo i tiri si trova ben poco materiale.
L’impegno originale è pressoché immutato, cambia solo che un’eventuale
ritirata diventa meno costosa (prima le soste erano tutte da attrezzare su friends).
L’itinerario è relativamente
corto ma molto fisico... e con un’esposizione che ha pochi eguali nel
Massiccio del Monte Bianco. Ottima base di partenza per la via è la
Cabane d’Orny, a circa 45 minuti di cammino. È possibile comunque
percorrere la via in giornata - come abbiamo fatto Rémy ed io - salendo
con la prima seggiovia da Champex alle 8.30 e rientrando a La Breya alle
16.58... 2 minuti prima della chiusura dell’impianto! Tempistica
fattibile a patto di non mettere in programma la benché minima perdita
di tempo... per non dire che bisogna correre!
Materiale: 2 corde da 60 m,
10 rinvii, friends 2x #.5, 2x #.75, 3x #1, 3x #2, 3x #3, 3x #4, 1x #5
Camalot C4, 1 serie di TCU dal #0 al #3 Metolius.
Esposizione: nord, sempre all’ombra purtroppo.
Avvicinamento: due opzioni,
dalla Cabane d’Orny (più comodo) in circa 45 minuti oppure dall’arrivo
della seggiovia Champex - La Breya calcolando 2 ore (noi abbiamo
impiegato circa 1 ora e 20 minuti).
Discesa:
prima doppia lungo la via poi a destra (guardando la parete) lungo la
spettacolare *Ave Caesar...*, ultima doppia di nuovo sulla via.