martedì 23 giugno 2020

Traversata integrale S-N della Grande Roëse, dal Colle di Leppe al passaggio di Bonplan

Giungendo ad Aosta dalla Bassa Valle, non si può fare a meno di notare in alto a sinistra il caratteristico Colle di Salé, ovvero la larga sella dal profilo regolare che si staglia contro il cielo a Est del Mont Emilius. Questa, in realtà, costituisce la parte finale di una bella cresta che culmina con i 3357 metri della Grande Roëse. Oggi siamo andati a curiosare questo angolo della Valle d'Aosta tanto visibile dal fondovalle quanto selvaggio nella realtà. Il motivo è da attribuirsi sostanzialmente alla lunghezza degli avvicinamenti e ai notevoli dislivelli da percorrere per raggiungere cime non famose e neppure molto alte.
In un periodo in cui il "distanziamento sociale" è più che mai d'obbligo, la scelta di un percorso come questo si è rivelata azzeccata. Nelle condizioni in cui l'abbiamo percorsa, la progressione è stata quella tipica del terreno misto, con una armoniosa alternanza di roccia e neve. Normalmente è preferibile percorrerla in stagione estiva avanzata, risparmiando così sul peso di ramponi e piccozza.
Inutile dire che la cresta è molto panoramica, in quanto si trova proprio in mezzo alla Valle d'Aosta, con una skyline che spazia dal Gran Paradiso al Monte Rosa, passando per Monte Bianco, Grand Combin e Cervino. Tecnicamente parlando, non oppone difficoltà di rilievo ma neccessita comunque una buona abitudine a muoversi su terreno esposto oppure su rocce poco solide.
La traversata classica sarebbe compresa tra il Colle di Leppe e il Colle di Salé, da dove si può rientrare direttamente al bivacco Menabreaz. Vista la bella giornata a disposizione, abbiamo deciso di proseguire verso Nord fino al termine della cresta vera e propria che presenta ancora qualche sezione interessante in corrispondenza della Torre di Salé. Il rientro lungo l'esposto sentiero che collega il vallone di Saint-Marcel a quello delle Laures (Bonplan) è degno di nota: camminare agevolmente su una traccia che sfrutta astutamente le debolezze di uno scosceso versante roccioso è un lusso!

Materiale: 1 corda da 20 m, 4 friends medi, ramponi e piccozza ad inizio stagione.
Esposizione: la cresta ha andamento N-S, in linea generale si sale al sole e si scende all'ombra. In realtà il sole è praticamente sempre presente, ma non negli occhi ;-)
Avvicinamento: il Colle di Leppe, dove inizia la cresta, si raggiunge in meno di un'ora dal bivacco Menabreaz alle Laures, ottimo punto d'appoggio per la traversata.
Discesa: intercettato il sentiero a Bonplan, seguirlo verso SW fino a ricongiungersi con quello di accesso alle Laures.

La splendida conca delle Laures che ospita il bivacco Menabreaz.

Salita al Colle di Leppe.

Sguardo verso Nord e il proseguimento della cresta, dalla Punta Garzotto.

Giornata splendida, neanche una nuvola.

In vetta alla Grande Roëse.

Dalla vetta della Grande Roëse, si scende verso Nord (foto F. Perrone).

Qualche passaggio di arrampicata non difficile lungo la cresta.

La piccola croce sulla vetta della Punta Junod, con lo sfondo della Grande Roëse.

Ancora tanta neve in cresta, che rende la progressione più "mista" che "rocciosa".

Ultima breve lunghezza di corda per raggiungere la sommità della Petite Roëse (foto F. Perrone).

Proseguiamo la traversata in cresta oltre la Becca di Salé, verso la Torre di Salé e il passaggio di Bonplan.