Pellegrinaggio annuale nelle Gorges du Verdon, questa volta nell'ambito del modulo di arrampicata sportiva dello stage transfrontaliero "Proguides": quasi 50 persone, tra allievi e istruttori... ma il Verdon è grande e ci si distribuisce bene. Condizioni meteo top e temperature non eccessivamente calde hanno lasciato arrampicare piacevolmente su tutte le esposizioni.
Il livello eterogeneo di arrampicata dei partecipanti ha permesso la creazione di gruppi con esigenze differenti e, di fatto, il lavoro è stato svolto in funzione delle rispettive carenze/lacune. Giornate in falesia per sviluppare le capacità motorie. Arrampicata su vie sportive di più tiri per migliorare la gestione delle corde e curare la progressione in parete. Piccole incursioni su terreno non attrezzato oppure cosiddetto
trad (meglio definito dai francesi con
terrain d'aventure) per prendere confidenza con la posa delle protezioni veloci e il confezionamento di soste diverse dai soliti due fix collegati da una catena. Sono solo alcuni esempi dell'attività che è stata fatta nei quattro giorni di permanenza, in un clima rilassato ma con tanta voglia di imparare e mettersi in gioco: del resto la sola vista delle pareti del Verdon ispirerebbe anche l'arrampicatore più pigro e tranquillo ;-)
Tra tutte le belle vie salite, merita una menzione particolare la mitica *Mescalito* (250 m, 7c+ max, 6c obbl.) che ho avuto la fortuna di scalare insieme al gruppo con il livello tecnico più elevato, trainato dalla giovanissima Federica Mingolla ormai lanciata verso l'alto livello mondiale dell'arrampicata in montagna. Si tratta di una delle vie mitiche della grande epoca di aperture dal basso, datata 1979 e ripetuta in completa arrampicata libera solo da pochissimi scalatori. Philippe Mussatto sulla sua guida la descrive come una via che richiede esperienza su
terrain d'aventure e notevole decisione per realizzarla in libera, considerato il materiale in posto non proprio affidabile (vecchi chiodi e qualche spit da 8 mm, oltre naturalmente ai friend da piazzare). Ebbene, Federica - con la semplicità e la naturalezza che la contraddistingue - ha sbagliato per un soffio l'
onsight completa dopo una lunga lotta sulla sezione più difficile del nono tiro (7c+): caduta, ha ripreso immediatamente la scalata (ovviamente da sotto il punto più alto raggiunto in libera) e ha portato a termine senza ulteriori sbavature la via. Personalmente mi sono limitato ad osservare... e ad imparare; nonostante i ruoli fossero invertiti. Sicuramente un bel esempio per tutti del giusto spirito con cui interpretare questa fantastica attività!
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Les Gorges du Verdon! |
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Appuntamento mattutino nella piazzetta di La Palud sur Verdon: il gruppo italo-francese è numeroso. |
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Prima via, approccio soft alla scalata nelle Gorges: *Ras le bolchoï*. Roger è obbligato a constatare che la roccia qui è migliore della "sua" Valgrisenche ;-) |
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Loïc, figlio d'arte, sogna fessure chamoniarde... ma non disdegna neppure il calcare DOC. |
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Qualche spunto per scalare si trova... ma forse è il caso di fare una piccola update :-) |
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Secondo giorno e primo test con il trad made in Verdon: *Mescalito*, una delle mitiche vie della Paroi Rouge. |
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Uno scorcio della parte centrale di *Mescalito*. |
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*Mescalito*: quinto tiro (7a), l'unico interamente attrezzato a spit (spit-trad, ovviamente... ormai datati, più di vent'anni). |
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Federica nella comodissima sosta del quinto tiro. |
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*Mescalito*, penultimo tiro (7c+): Federica sbaglia per un soffio l'onsight completa della via... un piccolo resting che non macchia assolutamente la sua prestazione superlativa. Chapeau! |
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Simone si gode le belle lunghezze di *Les caquous*... la *Motorhead* del Verdon: dülfer dall'inizio alla fine ;-) |
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Un bello scorcio della parte centrale di *Les caquous*. |
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Roberto alle prese con il penultimo tiro di *Les caquous*. |
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Visita alle falesie del briançonnais sulla via del ritorno: Mont Dauphin, settore Raph... molto bello! |