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Federica Mingolla in arrampicata al Poignon (*Barbapapà*, 7b+).
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Vista d'insieme della parte centrale e destra della parete.
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Federica si scalda su *La scoperta di Manele*, 6c.
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Federica, assicurata da Lorenzo, sui primi difficili metri di *Barbapapà*, 7b+.
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La prima parte di *Poignonella* (7c) oppone già una breve sezione intensa.
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Lavori di chiodatura (foto Remy M.)
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La linea esteticissima di *Barbapapà*, 7b+; uno spigolo strapiombante dove però si scala utilizzando le tacche perfette del suo lato destro.
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Ancora una nuova falesia. La terza attrezzata nel 2021, sempre insieme a Remy M. dopo
Rochefort e
Champleval 1. Non c'è due senza tre e il quattro vien da sé, dicono. Vedremo. Questa volta la location è stata scoperta per caso da Emanuele M. che ha gentilmente condiviso l'informazione affinchè si potesse iniziare subito il lavoro di chiodatura. Grazie!
Si tratta di una parete situata a circa 1300 metri di quota nel bosco del Poignon (Villeneuve), a pochi metri dalla strada sterrata percorsa più volte a piedi o in bicicletta ma che non lascia assolutamente presagire la presenza di una bella barra rocciosa. È stato possibile tracciare 9 vie di media difficoltà (6a+ - 7c), con lunghezza compresa tra i 10 e i 20 metri. L'esposizione a Nord-Ovest la rende piacevolmente fruibile nel periodo estivo; il sole non arriva prima delle ore 15 e solo sulle vie più a destra. L'unico svantaggio, per chi non possiede i privilegi per percorrere in auto la strada sterrata del Poignon (consigliabile comunque un veicolo 4x4), è quello dell'avvicinamento che non è dei più rapidi. A piedi occorre camminare circa 25 minuti su una comoda strada; l'alternativa è quella di utilizzare la mountain bike, magari elettrica, sempre più diffusa anche tra gli arrampicatori. Il premio, per chi avrà la buona volontà di vincere questo ostacolo, è un luogo molto tranquillo, fresco e con una vista inusuale sul Monte Bianco. Ah, dimenticavo, i due tiri più impegnativi della falesia (*Barbapapà* 7b+ e *Poignonella* 7c) valgono da soli la visita. Due generi completamente differenti per una scalata di qualità su roccia compattissima, con movimenti non proprio scontati da decifrare: un regalo di madre natura.
Come sempre, la falesia è stata autofinanziata e attrezzata con materiale di qualità: fix inox A4 (316L) con placchette Raumer, tasselli MKT BZ Plus M10 x 90 mm e soste con catena e doppio anello chiuso che obbliga alla "manovra".
Ricordo che l'utilizzo della falesia è sotto la completa responsabilità
dell'arrampicatore, il quale deve essere in grado di gestire il rischio (oggettivo e soggettivo) e
di valutare il materiale a cui affida la propria vita. Per qualsiasi segnalazione di pericolosità, l'invito è quello di condividere l'informazione. Un ringraziamento anticipato, infine, ai fruitori per mantenere il luogo pulito e in ordine. E se qualche magnanimo volesse contribuire alle spese per l'acquisto del materiale, basta che ci contatti; ci accontentiamo anche di una birra, purchè fresca. Buone scalate a tutti!
Relazione dettagliata delle vie e dell'avvicinamento nella sezione "Relazioni/topos" del blog oppure direttamente al seguente link.
TOPO FALESIA DEL POIGNON