|
Alessandra impegnata nel diedro del 16° tiro (6c+) |
Dopo l’esperienza
invernale sulla via *Heckmair*, ritorno in estate sulla parete nord
dell’Eiger - insieme ad Alessandra - per scalare una via di roccia sul
grande pilastro di destra. Si tratta di *Le chant du cygne* (900 m, 7a+
max, 6b+ obbl.), un itinerario firmato Michel Piola e Daniel Anker:
praticamente due nomi = una garanzia!
La via è lunga (22 tiri),
inizia con una prima metà su placche grigie appoggiate per concludersi
su un pilastro verticale/strapiombante con alcune lunghezze molto
atletiche. I tiri sono quasi tutti lunghi 45/50 metri e la roccia è nel
complesso buona (migliore nella parte bassa). La via è quasi interamente
attrezzata a fix zincati da 10 mm (placchette gialle Simond) ma occorre
comunque integrare con alcune protezioni veloci.
Molte cordate percorrono la via in due giorni, con un bivacco sulla comoda cengia accanto
alla decima sosta. Avendo l’accortezza di scegliere una giornata calda, è
molto più divertente (a mio giudizio) salire la via leggeri e uscendo
in giornata... come abbiamo fatto noi, con questa tempistica:
- 30 minuti di avvicinamento da Eigergletscher;
- 8 ore di arrampicata lungo la via (!);
- 50 minuti di discesa a piedi fino a Eigergletscher.
Materiale: 2 corde da 60
metri, 12 rinvii, 1 serie di friends dal #.5 al #2 Camalot, 1 serie di
TCU dal #00 al #3 Metolius, casco.
Esposizione: nord, all’ombra tutto il giorno.
Avvicinamento: da
Eigergletscher (stazione del treno per lo Jungfraujoch) seguire l’Eiger
Trail fino al pannello in cui viene descritta la via *Heckmair*.
Abbassarsi ancora qualche metro per imboccare sulla destra una traccia a
mezzacosta che porta sotto la parete. Seguire gli ometti che conducono
sulla grande cengia (qualche metro di II grado). L’attacco della via è
riconoscibile per la presenza di una sosta a fix (placchette gialle
Simond) alla base.
Discesa: la via termina su
una spalla della cresta ovest. Da qui, seguire il sentiero che si
abbassa fino ad un sistema di cenge che si superano abbastanza
agevolmente (numerosi ometti e qualche fix in posto in caso di roccia
bagnata). Infine si segue il comodo sentiero che riconduce brevemente a
Eigergletscher. Calzature leggere sono più che sufficienti.