Dopo l’esperienza estiva su *Nostradamus*,
torno all’Aiguille des Pélerins sempre con Riccardo O. per percorrere
una bella goulotte, diventata ormai classica negli ultimi anni: la
*Rébuffat-Terray* (550 m, IV/5 M). Si tratta di un itinerario
originariamente roccioso aperto nell’agosto del 1944 da G. Rébuffat e L.
Terray e rivisitato nell’inverno 1975 da R. Carrington e A. Rouse in
chiave ghiaccio/misto.
Attualmente le condizioni
della via sono ottime ma la frequentazione è elevatissima: oggi eravamo
10 persone! Attenzione solo alle soste che non sono certamente
dimensionate per una frequentazione massiccia (soprattutto per le
doppie). La goulotte è fattibile in giornata con la prima funivia,
questione di non perdere tempo... per avere un parametro (piuttosto fast, per la verità), noi abbiamo impiegato 6 ore per l’andata/ritorno dal Plan de l’Aiguille.
Materiale: 2 corde da 60 m, 1
set di TCU da #0 a #3 Metolius, 1 set di friends dal #.5 al #1 BD, 3
viti da ghiaccio corte, fettucce, qualche chiodo da roccia e cordino da
abbandono per rinforzare le soste.
Esposizione: nord.
Avvicinamento: dipende
dall’innevamento e dall’eventuale traccia. Oggi abbiamo impiegato circa
45 minuti su una traccia molto battuta.
Discesa: in doppia lungo la via, su ancoraggi tutt’altro che ottimi.
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Preparativi alla base (foto R. Olliveri) |
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Ogni tanto c'è qualche passo di misto divertente (foto R. Olliveri) |
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Ottime condizioni per la stagione! |
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Nella parte mediana della *Rébuffat-Terray* (foto R. Olliveri) |
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Erano anni che Riccardo sognava una foto così... :-) |
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Parti appoggiate si alternano a sezioni verticali (foto R. Olliveri) |
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Verso la parte alta della goulotte (foto R. Olliveri) |
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Riccardo all'ultima sosta della via... sole! |
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Autoscatto (brutto) al termine della via con lo sfondo - all'estrema destra - dell'Aiguille du Midi |
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Dopo aver risalito 60 metri per disincastrare una doppia, questo è il simpatico scherzetto che ha fatto la corda! |