Fortunatamente però c'è ancora qualcuno che si lancia su percorsi fuori dalle masse: Enrico Bonino, Rudy Buccella, Jean-Marc Chanoine, Marco Farina, Remy Maquignaz, Ezio Marlier, Denis Trento, Giulia Venturelli... solo per citare i primi che mi vengono in mente. La loro attività è ben documentata sui social network e sul web in generale: apprezzabile sicuramente lo stile che li accomuna, ovvero puro stile "trad" con sapiente utilizzo di chiodi da roccia e protezioni amovibili. E sicuramente è la strada che tutti i frequentatori della montagna invernale dovrebbero seguire... per non perdere il patrimonio tecnico/culturale del passato e soprattutto in ragione di un approccio più umile e rispettoso nei confronti dell'alta montagna.
Tutta questa premessa per segnalare, accanto alle frequentatissime linee della Tour Ronde, una bella alternativa che quest'anno si è formata in maniera ottimale: la *Goulotte del Pic Adolphe* (250 m, II/5 M6), ripetuta insieme ad Ale. Si tratta di una linea evidentissima, non molto lunga ma tutta da scalare sia su ghiaccio/polistirene sia su roccia/dry, con qualche passaggio verticale e bombamento molto interessante. I tratti di roccia sono ben proteggibili con una serie di friends e gli incastri di lama sembrano fatti apposta... In posto si trovano solo le soste utilizzate per la discesa in doppia (chiodi e spuntoni). Viti da ghiaccio inutili.
Non è chiaro se fosse stata salita in passato e da chi... Sicuramente il merito di averla rispolverata nel 2014 è di Jean-Marc Chanoine e Denis Trento che hanno inaugurato una serie di ripetizioni, tra cui la nostra. Non sapendo con che nome identificarla, i due hanno proposto *Grégory o Théophile?* ovvero il dubbio che tormentava Denis per il nome del suo secondo figlio che sarebbe nato a giorni! Probabilmente, considerato il dubbio sulla paternità della linea, sarebbe più corretto chiamarla genericamente come la *Goulotte del Pic Adolphe*: è una proposta...
Digressioni filologiche a parte, la cosa più importante è che il giorno in cui abbiamo salito questa bella goulotte è nato Grégory Trento per la gioia della mamma Fabienne, del papà Denis e della sorellina Severine :-)
Ora non resta che aspettare la riapertura delle Funivie Monte Bianco... nella speranza che qualche perturbazione attiva migliori ulteriormente le già buone condizioni delle vie di ghiaccio.
Materiale: 2 corde da 60 m,1 set completo di friends C3+C4 BD fino al #3 C4, una piccola scelta di chiodi da roccia e qualche fettuccia.
Esposizione: Nord Est, incassato.
Avvicinamento: l'attacco è evidentissimo, tra la *Salluard* e *Cache cache*, al Pic Adolphe Rey. 30 minuti con gli sci.
Discesa: con 4 doppie da 60 metri lungo la goulotte.
La linea è più che evidente... molto estetica! |
Alla base del tiro chiave: bella sezione di dry (M6) seguita da un bombamento e da una stretta goulotte molto ripida |
Vista dall'alto sulla seconda parte del tiro più impegnativo |
Ultimo tiro (M4), praticamente tutto su roccia |
Rientro a Punta Helbronner con le pelli di foca |