Alpinismo
classico insieme a Luigi questo week-end sulla Dent du Requin. Abbiamo
percorso una via aperta all’inizio del XX° secolo da Joseph Knubel sulla
parete che sovrasta il rifugio e che prende il nome da un curioso
gendarme, il Chapeau à cornes appunto (570
m, AD). Originariamente l’itinerario attaccava dal ghiacciaio
dell’Envers du Plan ma il progressivo abbassamento dello stesso ha fatto
preferire una variante direttamente dal versante orientale. Per info
più dettagliate rimando al topo precisissimo di Piola (Massif du Mont
Blanc - Envers des Aiguilles).
Attualmente le condizioni
della parete sono ottime, tutte le cenge sono sgombre da neve e il
nevaio per raggiungere l’attacco non presenta tratti in ghiaccio. Ottima
accoglienza al rifugio Requin!
Materiale: 1 corda da 50 m, 1
cordino da 50 m per le doppie, 4 rinvii, 3 friends, fettucce, casco,
ramponi e piccozza per l’avvicinamento.
Esposizione: Est, sole dal primo mattino.
Avvicinamento: in circa 1 ora
dal rifugio Requin, pietraia, nevaio progressivamente più ripido e un
breve tratto di roccia che portano alla grande cengia alla base della
via. Alcune frecce bianche indicano l’attacco.
Discesa:
con 14 doppie (assolutamente indispensabili corde da almeno 50 m)
utilizzando una linea appositamente attrezzata che riporta esattamente
all’attacco. Quindi con altre 2 doppie sullo zoccolo di fianco al nevaio
percorso al mattino si giunge al termine della *Midi-Plan*, poco a
monte delle corde fisse.
Le scalette per raggiungere il rifugio Requin |
Prima parte facile della *Chapeau à cornes* |
Roccia stupenda su tutto l'itinerario... e ambiente assicurato |
Parte alta della via, sullo sfondo il caratteristico gendarme che dà il nome alla via |
Luigi in posa davanti a monolite della vetta, sullo sfondo l'Aiguille du Midi |
Linea di doppie lungo la parete Est |