Breve trasferta in Dolomiti nell'ambito del corso di formazione per aspiranti guide alpine del Collegio regionale della Valle d'Aosta (UVGAM). Insieme agli allievi ho avuto il piacere di percorrere alcuni itinerari più o meno classici in zona Passo Sella. Il meteo bizzarro, con costanti temporali pomeridiani, ci ha purtroppo costretti a scegliere itinerari relativamente brevi e logisticamente semplici; scalare "nell'erba del vicino" però ha sempre il suo fascino e il terreno dolomitico è un ottimo banco di prova per i futuri professionisti magari più abituati ad altri terreni.
L'unica via un po' più lunga ci è stata concessa il primo giorno, meteorologicamente più stabile, in cui abbiamo percorso la classica *Fedele* (800 m, D+, 5b max) sulla parete Ovest del Sass Pordoi. Questa via si compone di due parti, quella bassa fino alla grande cengia circolare e quella alta fino alla cima dove è situata la stazione di arrivo della funivia. Dopo aver percorso la prima parte ci siamo diretti verso l'attacco della parte alta ma siamo stati incuriositi da una linea di fix (di colore blu) appena a sinistra di camini finali della *Nobile*. Un rapido check internet-telefono con i colleghi locals non ha prodotto risultati sperati, quindi ci siamo lanciati alla scoperta tiro per tiro senza aspettative e valutando la situazione metro per metro. Dopo aver percorso tre tiri interamente attrezzati, con difficoltà massime di 6b/+, siamo aprodati su una comoda cengia alla base del muro finale, strapiombante e purtroppo bagnato. Con un lungo traverso (facile ma con alcuni tratti di roccia delicata) ci siamo collegati agli ultimi metri della *Fedele* originale, ormai in vista della funivia.
Il secondo giorno, con meteo veramente al limite, ci siamo diretti verso le Mesules dove abbiamo percorso i primi tre tiri di *Diamante* (300 m, 7b+ max, 6c+ obbl.), per poi ritirarci in doppia sotto il diluvio. Via stupenda, sostenuta ed esigente, sicuramente da tornare per finirla.
Terzo giorno più relax ma con i soliti temporali puntuali nel primissimo pomeriggio. La scelta è caduta sul Ciampanil de Val in Vallunga, meta ideale per le giornate instabili, dove abbiamo percorso *Carpe diem* (200 m, 6b max, 6a obbl.).
Il quarto giorno si presentava un po' meglio dei precedenti e abbiamo optato per tornare a chiudere i conti con *Diamante* alle Mesules. Gruppo motivato e vantaggio di conoscere già le prime tre lunghezze. Siamo riusciti finalmente a terminare la via con un risultato quasi insperato, ovvero quello di percorrerla tutta in bello stile. Il merito va sicuramente a chi apriva le danze, Maurizio Z., che ha scalato con la sicurezza di chi ha l'8b negli avambracci ma anche la necessaria esperienza per muoversi sul cosiddetto "terrain d'aventure"; bravo! A me è toccato solo seguire una strada quasi in discesa, con le indicazioni che mi arrivavano dall'alto ("monodito di destro, poi monodito di sinistro...") e sotto l'effetto stupefacente del magico ibuprofene assunto per arginare la febbre della notte precedente. Un solo consiglio che mi sento di dare: via assolutamente da fare, chiaramente con un livello adeguato, evitando però la discesa in doppia dalla cima, visto che c'è un bellissimo sentiero che riporta alla strada.
L'ultimo giorno di permanenza è stato infine speso sulla roccia più bella della zon del Sella: il cosiddetto Pilastro dei Sogni, ovvero un pezzo di Verdon in mezzo alle Dolomiti, a due passi dall'auto. Abbiamo salito la classica *Traumpfeiler* (150 m, 7a max, 6b+ obbl.), una delle prime vie attrezzate dall'alto in ottica sportiva della zona, che ci ha regalato una splendida arrampicata tecnica su roccia compattissima.
Appuntamento alla prossima volta in Dolomiti, sperando in un meteo migliore.
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Primi tiri della *Fedele* sul Sass Pordoi.
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Vista panoramica dalla parete Ovest del Sass Pordoi.
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Di fianco (a sinistra) alla perte alta della *Fedele* corre questa bella linea attrezzata a fix (blu) di cui non siamo riusciti a reperire informazioni.
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Il "duro" compito di dare giudizi agli allievi e soprattutto di gestire il rischio che questo tipo di attività impone (foto M. Bozzolo).
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*Carpe diem* sul Ciampanil de Val è ideale per le giornate con meteo incerto.
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Vista dall'alto sui tiri centrali di *Carpe diem*, non difficili ma sempre aerei ed esposti.
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Purtroppo una sola immagine per documentare una via stupenda: *Diamante* alle Mesules.
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