Remy in azione nel settore basso della falesia. |
Con un po' di fantasia, la roccia ricorda quella della Val Pennavaire (Albenga). |
Le "canne" della Valgrisenche. |
Non appena il clima è diventato più mite, poi, abbiamo messo mano al settore "Alto", cercando di finire i lavori il prima possibile anche in ragione dell'interesse per il settore basso della falesia, in cui si sono contate anche 12 persone in un solo giorno (su 7 tiri...).
Attualmente sono disponibili 16 lunghezze di corda, dai 15 m ai 30 m, con difficoltà compresa tra il 5c e il 7b; il grado medio della falesia si attesta sul 6c. La roccia è una sorta di rarità per la zona e non presenta elementi comuni con le due celebri falesie che si trovano a monte (La Ravoire) e a valle (Leverogne): ricorda vagamente quella della Valle Pennavaire, con tacche abbastanza nette ed elementi calcarei come piccole canne o concrezioni. Poi, chiaramente, come ricorda il nome di un tiro nel settore alto, siamo in Valle d'Aosta e *Sognare non è proibito* (7a). Per l'origine di quasi tutti gli altri nomi delle vie, rivolgersi a Federico F. fonte inesauribile di ispirazione.
Vista la compattezza della roccia, purtroppo solo relativa, abbiamo scelto di attrezzare le vie con tasselli per calcestruzzo fessurato MKT BZ Plus M12 x 110 mm abbinati a placchette VE (Vertical Evolution) e Raumer, tutto rigorosamente inox 316L (A4); alle soste si trova sempre una catena con doppio anello chiuso per agevolare lo scorrimento della corda e per ridurre l'usura negli anni. La "manovra" è obbligatoria.
Ricordo che l'utilizzo della falesia è sotto la completa responsabilità
dell'utilizzatore, il quale deve essere in grado di gestire il rischio (oggettivo e soggettivo) e
di valutare il materiale a cui affida la propria vita.
Per qualsiasi segnalazione di pericolosità, l'invito è quello di condividere l'informazione.
Se qualche anima gentile, mossa da altruismo e benevolenza, volesse poi
contribuire alle spese sostenute per l'acquisto del materiale, può
liberamente fare un'offerta al seguente link. Grazie di cuore!
Non si tratta di elemosina, bensì di contributo al corretto mantenimento
di un'attività che - purtroppo - è ancora possibile solo grazie alla
buona volontà di pochi appassionati. Per avere un'idea delle spese sostenute, il materiale utilizzato per attrezzare questa falesia ci è costato circa 800 euro, totalmente autofinanziati.
Il ringraziamento maggiore comunque va a tutti gli utilizzatori per mantenere il sito pulito e in ordine.