Visita di rito all'Envers des Aiguilles con Riccardo B. Sentiero di avvicinamento un po' cambiato (ahimè, allungato di poco) ma ambiente sempre immutato, ovvero di luogo incantato dove il tempo sembra quasi fermarsi. La frequentazione è quasi esclusivamente straniera, pochissimi italiani.
Questa volta abbiamo percorso due vie che appartengono a generazioni completamente differenti: entrambe aperte da M. Piola ma con caratteristiche assai differenti.
*California dream* (450 m, ED, 7a max, 6b+ obbl.) è datata 2005 e appartiene a quelle belle vie ben attrezzate, studiate per il piacere dei ripetitori. Il che non vuol dire chiodatura sistematica e abbondante ma fessure interamente da proteggere e placche chiodate pensando anche all'incolumità delle caviglie. È una via sicuramente consigliabile, varia, lunga, situata in un settore poco frequentato dell'Envers. Ah, dimenticavo, il grado massimo è in linea con le tendenze attuali... sicuramente anni luce dai 7a di fine anni '80 ;-)
In antitesi, *Chloé* (310 m, ED-, 6b+ max, 6b+ obbl.) - salita il giorno successivo - rappresenta bene lo stile di apertura della metà degli anni '80 (1986 per l'esattezza). Attualmente, tra l'altro, si presenta ancora nell'originale stato di chiodatura; è vero, i punti sono spesso ossidati e non proprio belli da vedere ma più che sufficienti per garantire la sicurezza della progressione. Sicuramente meglio di piastrine luccicanti che girano su se stesse e bulloni da 17 mm che si svitano a mano, talvolta visibili sulle vie attrezzare (o ri-) recentemente. Un vantaggio delle vie originali è sicuramente quello di non presentare code; ci si può godere la scalata senza traffico in sosta... e ammirare grappoli umani appesi a pochi metri di distanza sulla classicissima *Marchand de sable*.
Per tornare alle differenze di carattere tra vie di epoche diverse, *Chloé* è una di quelle che non regala niente, occorre guadagnarsela metro per metro anche se le difficoltà restano modeste. Il fatto che grado massimo e grado obbligatorio coincidano è piuttosto significativo. I gradi, poi, appartengono a quel periodo in cui la scala era simpaticamente chiusa al 7a/b. Detto questo, poco importa ai fini del piacere della scalata, che qui assume più i connotati di un viaggio nella storia moderna.
Materiale: corde da 50 m, 1 set completo di friends da #.1 X4 a #3 C4 BD (eventualmente doppi da #.5 a #2), 10 rinvii.
Esposizione: prevalentemente SE, al sole fino a metà pomeriggio.
Avvicinamento: dai 20 ai 40 minuti su nevai (ramponi).
Discesa: in doppia lungo le vie.
|
Mer de Glace, sempre più sassosa e meno glaciale... |
|
Il nuovo accesso al rifugio dell'Envers, un poco più lungo di quello storico. |
|
Avvicinamento alla Pointe 3038 di Trélaporte. |
|
Terminale di *California dream*; si passa ma con qualche acrobazia. |
|
Tiri bellissimi tutti da proteggere su *California dream*. |
|
Placche, diedri, fessure: c'è di tutto. |
|
Guadagniamo quota su *California dream*. |
|
Riccardo al termine di *California dream*. |
|
Secondo tiro (primo originale) di *Chloé*, un bel 6b old style. |
|
Al termine del terzo tiro di *Chloé*, quello che caratterizza la via: un diedro-camino "più impressionante che difficile" (cit. M. Piola). |
|
Sempre granito splendido alla Tour Rouge. |
|
Ultimo tiro di *Chloé*, un diedro chiuso molto caratteristico con un simpatico passo d'ingresso ;-) |