L'estate 2017 è stata un po' diversa dal solito. A distanza di qualche anno, ho voluto rimettermi in gioco in un'attività che avevo praticato, seppur sporadicamente, in passato: la corsa in montagna, rigorosamente solo in salita... ci tengo alle mie ginocchia :-)
Lo stimolo è partito quasi per caso, da un pensiero relativo al mio tempo sul chilometro verticale di Fully (CH): "chissà se sono ancora in grado di abbassare il PR del 2010 (35'49")?". Per avere qualche chances di successo ovviamente era necessario un allenamento più o meno specifico degli arti inferiori, che ormai avevo trascurato a favore di quelli superiori per l'arrampicata. Avevo sentito parlare di un circuito di gare di corsa in salita in Valle d'Aosta - chiamato Défi Vertical - e ho pensato che potesse essere un modo utile per riprendere confidenza con il ritmo-gara nonché un buon allenamento generale.
Ho quindi iniziato timidamente, partecipando al Vertical Fénis 2K (1450 m D+, 1h05'), curioso del risultato: settimo assoluto e molte energie ancora dopo il traguardo mi hanno fatto ben sperare per le gare successive.
Un mese dopo non mi sono lasciato scappare l'appuntamento con la classica martse à pià in salita da Introd a Les Combes. Un tracciato molto corto per solo una ventina di minuti circa di gara. In passato ero riuscito a classificarmi anche terzo assoluto, indice di buon feeling con questo sentiero. Quest'anno sono riuscito a correre dignitosamente, piazzandomi al quinto posto assoluto ma con un sentore abbastanza evidente di aver diminuito la capacità di correre distanze brevi a ritmi sostenuti. Le sensazioni migliori erano indubbiamente su tempi più lunghi. Normale evoluzione dell'organismo umano... detta volgarmente "invecchiamento" :-)
27/05/2017: Cronoscalata Introd - Les Combes
La curiosità di vedere la tenuta fisica sulla salita del Vertical della Becca di Viou (1900 m D+, 1h27') era alta. Il tracciato - molto bello, tra l'altro - è stato ostruito dalla neve fino a qualche giorno prima; fortunatamente poi l'ondata anomala di caldo ad inizio estate ha sistemanto tutto. Grazie ad un attento studio del percorso, sono riuscito a condurre una bella gara sperimentando cosa si prova ad essere davanti a tutti, senza nessun riferimento. Non ho vinto (quando mai?!)... ma mi sono classificato al secondo posto, dietro ad un super Nadir Maguet talmente lontano (7 minuti di vantaggio) da farmi sentire solo davanti ai suoi inseguitori.
18/06/2017: Vertical della Becca di Viou
Dopo il bel piazzamento della Becca di Viou sono balzato al primo posto provvisorio del circuito Défi Vertical: indubbiamente una "pulce nell'orecchio" che ha iniziato ad infondere fiducia per un possibile podio nella classifica finale. Senza pretesa alcuna di sorpassare i veri big (peraltro professionisti), l'unica carta che potevo giocare era la costanza nel rendimento e la presenza in tutte le manifestazioni.
Pur non assegnando punteggio, ho partecipato ugualmente anche alla Pointe de Chaligne Skyrace (1500 m D+, 1h04') fidandomi dei consigli di chi la dipingeva come una gara molto ripida... omettendo di specificare solo negli ultimi 500 metri di dislivello. I primi due terzi sono corribili su pendenze moderate, non proprio il terreno che preferisco. Pazienza: tutto allenamento! Nonostante ciò, sono comunque riuscito a classificarmi al quinto posto assoluto, dietro atleti di livello. Soddisfatto.
16/07/2017: Pointe de Chaligne Skyrace (foto FB page APD Pont-Saint-Martin)
Il traguardo in vetta alla Pointe de Chaligne (foto FB page Pointe de Chaligne Skyrace)
Ad inizio agosto era in programma una gara a cui tenevo abbastanza: la Courmayeur Mont Blanc Skyrace, ovvero dal centro di Courmayeur alla terrazza panoramica di Punta Helbronner (2200 m D+, 1h58'). Non è un tracciato particolarmente interessante ma mi piaceva l'idea di salire, per una volta, a piedi e non in funivia. Mi ero posto un importante (per me) obbiettivo, quello di rimanere sotto le due ore... centrato fortunatamente con un margine di 2 minuti.
05/08/2017: Courmayeur Mont Blanc Skyrace (foto P. Timpano)
Gara dopo gara, la mia posizione in classifica generale del Défi Vertical oscillava tra i primi due posti, a seconda della partecipazione o meno di Nadir "Mago" Maguet, vincitore di tutte le prove a cui aveva preso parte.
A metà settembre, con un clima decisamente autunnale (quasi zero gradi in partenza), si è svolto il Vertical del Gran Paradiso (1000 m D+, 0h46'), ovvero la salita dal rifugio Tetras Lyre fino ad un punto imprecisato sulla morena a monte del rifugio Vittorio Emanuele II, lungo la via normale del Gran Paradiso. Quinto posto assoluto, con poco distacco dal vincitore ma con grande disappunto da parte di qualcuno che mi ha scherzosamente definito "l'uomo nero in pigiama" :-)))
16/09/2017: Vertical del Gran Paradiso... l'outfit non è propriamente accattivante (foto Acmediapress)
Ormai avevo preso gusto con le gare in salita verso i rifugi alpini... non potevo mancare quindi alla Cronoscalata del Rifugio Vittorio Sella (900 m D+, 0h44'), la settimana successiva. L'evento non assegnava punteggio ma è stato utile come allenamento "veloce". Dopo una salita rigorosamente lungo tutto il tracciato del nuovo sentiero realizzato nell'ambito del progetto Giroparchi (quindi senza scorciatoie), mi son ritrovato sul secondo gradino del podio, tra ragazzi con la metà dei miei anni... strana sensazione!
24/09/2017: Cronoscalata del Rifugio Vittorio Sella (foto Le Paradis des Sports)
A metà ottobre si è svolta infine l'ultima competizione del Défi Vertical, ovvero il Vertical del Mont Mary (2250 m D+, 1h44') dal campo sportivo di Saint-Christophe fino in vetta al Mont Mary lungo un sentiero diretto e panoramico. È stata una gara di alto livello vinta dal super Nadir Maguet... in cui personalmente ho cercato di contenere i danni. Dopo uno sforzo al massimo delle mie possibilità in quel giorno (reduce da una settimana di scalata tra Buoux e Verdon), sono riuscito comunque a classificarmi all'ottavo posto assoluto... il minimo indispensabile per ottenere il punteggio più alto nella classifica finale del circuito.
15/10/2017: Vertical del Mont Mary (foto R. Selvatico)
Si è chiuso così un percorso, iniziato per caso, che ha preso forma gara dopo gara e il cui ricordo sarà vivo grazie alla bella scultura in legno di Peter Trojer che ho ricevuto come premio (oltre ad una marea di prelibatezze gastronomiche).
Il podio finale del circuito Défi Vertical 2017:
primo posto assoluto, davanti al super Nadir Maguet (vincitore di 3 gare su 5) e Fabrizio Cuaz
(foto Acmediapress)
Stagione finita? Eh, no! C'era ancora il famoso KM Vertical di Fully... quello che doveva essere l'obbiettivo principale. Uff. Qualsiasi persona, non necessariamente sportiva, avrebbe intuito che sarebbe stato impossibile ottenere un buon risultato senza un minimo di allenamento specifico su terreno estremamente ripido. E così è stato. Tempo finale: 36'09", comunque buono... ma purtroppo 20" oltre il mio personale che rimane ancora quello del 2010. Toccherà tornare meglio preparato l'anno prossimo... forse ;-)
21/10/2017: KM Vertical di Fully (foto G. Berthoud)
Ora, dopo questa "ubriacatura" di corsa e agonismo, spazio all'arrampicata... un po' troppo trascurata negli ultimi mesi. Per lo sci e/o ghiaccio, considerato l'andamento meteo, c'è ancora tempo!