Una piccola perla incastonata nella media montagna a Sud di Briançon, ovvero la Tête de Gaulent. Tanti sono i motivi che non la rendono popolare tra gli arrampicatori: modesta altezza della parete, lunghezza dell'avvicinamento... Meglio così. Vuol dire che i pochi "coraggiosi" che ci vanno, non sono costretti a mettersi in coda per scalare. In realtà, chi ama le mete poco frequentate e la roccia di qualità superiore troverà qui un piccolo paradiso. Sì, piccolo, perchè purtroppo la parete raggiunge a stento i 200 metri di altezza; purtroppo... ma anche per fortuna, considerata l'estrema aggressività della roccia. Credo che pochi avrebbero ancora pelle sui polpastrelli per affrontare qualche tiro in più: provare per credere.
La via percorsa oggi, *Gouttes d'eau en alpage* (180 m, 7b max, 6b+ obbl.), è una delle più belle; opera, più di vent'anni fa, di due alpinisti francesi che hanno anche lasciato la loro silenziosa firma nelle valli di Cogne, aprendo alcuni interessanti itinerari di misto moderno. Trattasi di Cyrille Copier e Jean-François Etienne (aka Gepetto). Il materiale in loco è ancora quello originale, con fix da 8 mm e raramente da 10 mm, apparentemente in buono stato ma ormai più che sorpassati. Dettaglio che però passa in secondo piano quando si pensa all'insieme della via: un concentrato di bellezza riscontrabile solo in pochi altri luoghi (viene subito in mente Taghia) e di continuità della scalata (su 180 metri quasi mai si scende sotto il 6b). Una nota personale infine: piccola soddisfazione quella di percorrere interamente la via da capocordata e in bello stile, in una splendida giornata pre-autunnale.
Materiale: corde da 60 m, 14 rinvii, casco.
Esposizione: Sud, ad una quota di circa 2800 m
Avvicinamento: percorrere tutta la strada sterrata che sale da Champcella, passando dal Ponteil (altra bella parete soleggiata per arrampicare). Posteggiare dove indicato, appaena a valle della Cabane de Tramouillon. Imboccare quindi il sentiero evidente che si dirige verso la parete già visibile in alto. Dopo un grande pianoro erboso, proseguire a piacimento e affrotare l'ultimo ripido pendio che conduce all'attacco. Calcolare circa un'ora, di buon passo.
Discesa: in doppia lungo la via (S6, S4, S2).
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Paesaggio bucolico a monte della Cabane de Tramouillon.
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La bella parete della Tête de Gaulent si contraddistingue per la qualità della roccia, davvero notevole!
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Primo tiro di *Gouttes d'eau en alpage* (6c+): iniziare a freddo la via con una lunghezza del genere equivale ad una doccia fredda. Continuità di dita e un singoletto "interessante" poco sotto la sosta.
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Arrivo in sosta sul quarto tiro (il primo dopo la cengia): anche qui, chiodatura allegra.
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Quinto tiro, il più difficile (7b). Sostanzialmente un bellissimo 6c di continuità con una breve sezione boulderosa a metà; due fix vicini (e posizionati anche ad hoc per i moschettonaggi) consentono di spingere serenamente la libera, tanto più che la lettura è piuttosto semplice.
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Vista d'insieme sul quinto tiro, spettacolare!
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Arrivo in sosta sul quinto tiro: fosse in falesia, sarebbe unto.
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Roccia stratosferica fino all'ultimo metro della via; ma concentrazione sempre richiesta perchè il chiodo non è mai ascellare.
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Doppie veloci lungo la via.
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Il fascino di questa parete risiede nella qualità della roccia e nella lontananza dal fondovalle. Peccato solo che arrivi a stento ai 200 m di altezza; ma li vale proprio tutti.
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