Secondo giorno in quota, nell'ambito di un corso di formazione per aspiranti guide alpine. Partendo dal Rifugio Torino ci siamo addentrati nella Combe Maudite per salire un recente itinerario inaugurato nell'autunno 2014 da E. Bonino con L. Breveglieri e O. Colaye: *Saumons et glaçons* (500 m, IV/5 M5+). Si tratta di una bella variante, logica e indipendente, alla classica *Filo d'Arianna*, di cui sfrutta la prima metà. Dalla caratteristica sosta su blocco in mezzo al nevaio, ci si dirige a sinistra lungo una discontinuità diagonale che conduce - con 5 tiri lunghi - a pochissimi metri dalla cresta sommitale, dove termina la via.
Il nome della via è più che eloquente e azzeccato: ad una prima metà da
salmoni a risalire sotto un sole cocente il flusso ghiacciato/nevoso in via di scioglimento, segue una seconda parte incassata e ombrosa dove ci si trasforma ben presto in
ghiaccioli :-)
Materiale: 2 corde da 60 m, 4 viti da ghiaccio, 1 set completo di friends C3+C4 BD
fino al #3 C4, fettucce, 3/4 chiodi da roccia per ogni evenienza.
Esposizione: Est Nord Est, incassato.
Avvicinamento: stesso accesso del *Filo d'Arianna*.
Discesa: in doppia lungo la via.
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Vista generale dal basso del settore sinistro della Combe Maudite |
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Marco P. lungo i primi tiri di *Filo d'Arianna* |
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Da questo punto si abbandona *Filo d'Arianna* e si prosegue a sinistra lungo l'evidente goulotte all'ombra |
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Arrivo in sosta sul primo tiro di *Saumons et glaçons* |
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Secondo tiro per Paolo: un estetico nastro ghiacciato tra le rocce |
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Terzo tiro: goulotte seguita da un diedro roccioso di M5+ |
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Arrivo in sosta sul terzo tiro |
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Quarto tiro: ambiente simil-patagonico |
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Arrivo in sosta sull'ultimo tiro con vista dall'alto sulla Combe Maudite |