Quando si parla di arrampicata in Verdon, l'immaginario corre immediatamente alle fotografatissime pareti dell'Escalès e alla tipica scalata che ha reso celebre il Verdon in tutto il Mondo. Ma in zona c'è anche altro. Esiste un "universo parallelo" di pareti e settori, esplorati solo in tempi relativamente recenti, che stanno letteralmente spopolando. Provo a sintetizzarne i motivi: esposizione ombreggiata per cercare un po' di refrigerio al clima sempre più caldo, stile di arrampicata un po' più vario (e aggiungerei "semplice") del classico liscio verdoniano, chiodatura ravvicinata con obbligatori poco impegnativi. Si tratta generalmente di pareti articolate che purtroppo non offrono quell'esposizione che si respira all'Escalès; la scalata però è molto varia e piacevole.
Una delle vie più rappresentative di questo stile è senza dubbio *Tandem pour une évidence* (250 m, 6c+ max, 6b obbl.), situata quasi di fronte allo Chalet de la Maline sulla riva sinistra idrografica delle gole. È stata aperta nel 2005 da due tra i più prolifici chiodatori cosiddetti "moderni", ovvero L. Catsoyannis e P. Faudou e conta ormai tantissime ripetizioni. Placche, muri, traversi, fessure, diedri, spigoli: in otto tiri sono condensati quasi tutti gli stili. Sicuramente una bella opzione da tenere presente nelle giornate molto calde oppure semplicemente per visitare un luogo molto suggestivo delle Gorges.
Materiale: corde da 60 m, 18 rinvii, casco.
Esposizione: Nord, sempre all'ombra.
Avvicinamento: dopo aver posteggiato nei pressi dell'Hotel du Grand Canyon du Verdon, scendere a piedi lungo l'evidente sentiero che conduce sul letto del Verdon ("Descente des Cavaliers"). Raggiunta la passerella de L'Estellier, proseguire verso Ovest per una decina di minuti fino all'attacco della via. Calcolare una mezz'oretta dall'auto.
Discesa: la via sbuca a pochi metri dalla strada carrozzabile. Seguendola verso Est si ritorna all'auto (circa 10 minuti).
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La passerella de L'Estellier, sul Verdon.
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Arrivo in sosta sul primo tiro (6b+), con piccolo runout in placca.
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Secondo tiro, in diagonale verso destra per poi tornare a sinistra all'albero.
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Terzo tiro (6c+): traverso quasi pianeggiante verso destra con una breve sezione tecnica ben protetta.
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Quarto tiro: bellissima fessura-concrezione strapiombante. 6c sulla carta, in realtà è più facile.
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Sesto tiro (6b+): altra bella fessura-diedro strapiombante.
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Settimo tiro (6c): partenza tecnica di dita poi scalata varia fino al termine della corda. Tiro lunghissimo.
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Ultimo tiro su pilastrino grigio per uscire in cima. Palesemente forzato (rimanendo a dx è molto più facile) ma scalando sulla linea degli spit si trovano incredibilmente prese più o meno nascoste.
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