Il briançonnais è sempre una valida scelta per frazionare il viaggio dalla Valle d'Aosta verso il Sud della Francia. A monte del grazioso abitato di Champcella, poco a Sud de L'Argentière-la-Bessée, si apre un vallone che offre qualche bella possibilità per gli amanti delle multi-pitch. Dopo aver scalato negli anni passati sulle pareti di Le Ponteil (più a valle) e della Tête de Gaulent (più a monte), oggi siamo andati a curiosare la Paroi des Lys. Abbiamo percorso un itinerario proposto anche nel libro-cult di P. Mussatto "Itinéraires d'un grimpeur gâté 2", ovvero *Le haut dans le gaz* (250 m, 7a max, 6b obbl.). La parete non è molto estesa e manca forse un po' di slancio ma la via in questione cerca di sfruttarla al meglio, serpeggiando alla ricerca della roccia migliore; il risultato è un percorso con un certo sviluppo nonostante il dislivello sia relativamente contenuto.
La parete è molto soleggiata ed è calda anche se si trova a circa 2000 metri di quota; è una meta ideale per le mezze stagioni oppure come alternativa nei giorni con meteo incerta. Senza prendere troppo in considerazione le difficoltà indicate nella relazione, si tratta di una via piuttosto omogenea sul 6b/c con solo un breve passaggio più impegnativo, ovvero il tettino al termine del sesto tiro (il primo dopo la cengia mediana). Quest'ultimo si risolve con un passo di blocco su prese buone ma un po' lontane e sbilancianti; per quanto sia strapiombante, l'utilizzo dei piedi e delle gambe risulta determinante, a meno di non avere una forza mostruosa nelle braccia.
Materiale: corde da 60 m, 14 rinvii, casco.
Esposizione: Sud Sud Est, ad una quota di circa 2000 m.
Avvicinamento: evidente, lungo un sentiero che sale diretto verso la parete da un tornante della strada sterrata che prosegue da Le Ponteil (percorribile anche con un'auto "normale"). Calcolare 15-20 minuti. La via inizia un po' in alto a sinistra, appena a destra di un diedro/canale con arbusti.
Discesa: dalla cima si scende con 4 doppie piuttosto lineari (tranne la prima) fino alla base.
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Avvicinamento breve e diretto alla parete.
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Primo tiro, non difficile, lungo un diedro arancione.
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Partenza del sesto tiro (7a), il primo sopra la cengia: traverso tecnico verso sinistra poi passo di blocco su uno strapiombo.
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Vista generale sul sesto tiro.
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Vista dall'alto sempre sul sesto tiro.
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Ottavo tiro (6c+): un muretto tecnico a tacche permette di raggiungere una bella (ma breve) fessura fisica.
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Piccolo runout non difficile al termine dell'ottavo tiro.
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Vista panoramica dal termine della via.
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